Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Fra antisemitismo e giusta antipatia per gli ebrei c'è una bella differenza! 09/11/2010
Fra antisemitismo e giusta antipatia per gli ebrei c'è una bella differenza!
Alfred Grosser Petra Roth
Ragazzi, come sono noiosi questi ebrei! Pensate, quando con mezzo secolo di ritardo la chiesa si accorge, per ragioni sue, che un papa a suo tempo ha fatto loro un grande piacere, tacendo quando li massacravano, invece di ringraziare per la gentilezza postuma, loro protestano e obiettano. Ma vi sembra il modo di fare, addolorare il cuore del papa di oggi che vuole solo fare del bene?
Ma c'è di più. Pensate che la nobile e bella città di Francoforte, sita poco più di un centinaio di chilometri a ovest del campo di Buchenwald, decide di ricordare l'allegra festicciola di sessantadue anni fa detta notte dei cristalli, perché alcuni bravi ragazzi in camicia bruna quella sera si divertirono col consenso di Hitler a buttar giù tutte le vetrine dei negozi ebraici, per poi bruciarli insieme alle sinagoghe, che pure mancavano di vetrine, e ammazzare chi si trovavano fra le mani. Una ragazzata allegra, no? L'anniversario risale a sessantadue anni fa, proprio questa sera. Bene, cosa fa per l'occasione la brava signora Petra Roth, sindaco di Francoforte per ricordare quei meravigliosi cristalli? Pensate che è così buona da fare una cerimonia e invitare un ebreo, invece che un neonazista, come sarebbe logico. Dovrebbero essere contenti, questi noiosi, che parli uno di loro, anche se in fondo la festa l'hanno subita, mica fatta...
E invece no, loro subito a trovare pretesti... perché l'ottima signora Roth ha pensato bene di chiamare un ebreo rispettabile, mica quegli esagitati che fanno il tifo per Israele. No, ha tirato fuori un personaggio insolitamente perbene, di quelli che dicono come Moni Ovadia che gli ebrei di oggi sono i Palestinesi e naturalmente gli israeliani sono come i nazisti. Che è la pura verità, non l'ha detto anche il pio e dotto cardinale Martino, un paio d'anni fa che Gaza è come un campo di concentramento a cielo aperto? (http://www.corriere.it/esteri/09_gennaio_07/martino_gaza_concentramento_5b34a2d4-dcb0-11dd-8a8f-00144f02aabc.shtml).
Questo Martino ebreo qui che piace così tanto ai tedeschi si chiama Alfred Grosser, è un sociologo e scienziato politico bravissimo, tant'è vero che lui sa benissimo che "fra la critica di Israele e l'antisemitismo non c'è alcuna relazione", soprattutto perché "Israele somiglia al Sudafrica dell'apartheid" e che il problema nel Medio Oriente consiste nel fatto che "gli israeliani non hanno sensibilità per la sofferenza dei palestinesi", anzi che da parte degli ebrei non esiste in generale comprensione".
Questo sì che vuol dire non essere antisemiti. Brava signora Roth ! E bravo anche Grosser!, così si fa con quei savi di Sion: dirgli le cose in faccia! Ma loro, che volete, hanno protestato con l'ambasciata (http://www.jpost.com/International/Article.aspx?id=194291) e stanno sempre a lamentarsi: contro Grosser, contro Pacelli, contro Moffa, contro la Germania che è così gentile da occuparsi anche delle loro vetrine rotte, contro i poveri palestinesi che gli tirano qualche petardo... e poi non capiscono perché tutti ce l'hanno con loro, non si rendono conto che fra antisemitismo e giusta antipatia per gli ebrei c'è una bella differenza! Vedrete che se finirà male se la saranno voluta, questi noiosi!