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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
04.11.2010 Sakineh è ancora viva, per ora
E l'Iran ne approfitta per fare propaganda contro l'Occidente

Testata: Corriere della Sera
Data: 04 novembre 2010
Pagina: 23
Autore: La redazione del Corriere della Sera
Titolo: «Sakineh non è stata giustiziata. L’Occidente sparge veleno»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 04/11/2010,a  pag. 23, l'articolo dal titolo " Sakineh non è stata giustiziata. L’Occidente sparge veleno ".


Sakineh,   alcuni esempi di 'giustizia' iraniana

TEHERAN — Sakineh non è stata giustiziata. Anzi, è «in perfetta salute» e le voci su una sua imminente esecuzione fanno parte di una strumentalizzazione politica dell’Occidente. Così l’Iran ha reagito all’allarme dei gruppi per i diritti umani secondo i quali la donna, accusata di omicidio e adulterio, avrebbe potuto essere messa a morte ieri. Ma gli attivisti affermano che la vita di Sakineh rimane in pericolo e invitano i governi occidentali a non abbassare la guardia, mentre il presidente francese Nicolas Sarkozy avverte le autorità di Teheran che «se sfiorano anche un capello» della donna, «ogni dialogo esistente cesserebbe immediatamente». Il ministro degli Esteri iraniano, Manuchehr Mottaki, ha detto che «la decisione finale» sulla condanna a morte «non è ancora stata presa» e che l’esame della questione «continua nel quadro della legge». Sakineh Mohammadi-Ashtiani «è in perfetta salute», ha confermato Malek Ajdar Sharifi, il capo dell’apparato giudiziario della provincia dell’Azerbaigian dell’Est, dove la donna è imprigionata. Sharifi ha aggiunto che, con le voci diffuse sull’esecuzione, la stampa occidentale cerca di «creare un’atmosfera velenosa contro l’Iran».

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