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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Assolvo il Sinodo 29/10/2010

Mi permetto di intervenire anch'io sull'argomento, premettendo che sono cattolico, e mi sono sempre sentito amico di Israele, del popolo ebraico e dell'ebraismo.

Prendo atto dagli articoli pubblicati, delle dichiarazioni di singoli vescovi, ma dalla lettura del documento finale del Sinodo, che quindi è la posizione ufficiale dello stesso, non mi sembra che eso contenga nè antisemitismo (che è specificatamente condannato), nè disconoscimento all'esistenza dello Stato di Israele (seppure ci siano critiche alla sua politica, che credo sia democraticamente lecito) .

Ci sono dichiarazioni relative alla sofferenza del popolo palestinese, che ritengo, indipendentemente da quali siano le cause, siano oggettive, oltre all'auspicio a trovare insieme soluzioni che garantiscano la pace, la sicurezza e la dignità, a tutte le popolazioni del medio oriente, compresi Israele e il suo popolo.

Concludo dicendo che personalmente mi addolora molto questo contrasto fra cattolici ed ebrei: confidavo che l'avviato processo di dialogo, nel rispetto reciproco, potesse proseguire, cancellando secoli di incomprensioni e anche di persecuzioni, per cui mi pare, il Papa Giovanni Paolo II abbia anche chiesto il perdono.

Un cordiale saluto
lettera firmata

Se lei rilegge il pezzo di Giorgio Israel vedrà quanto la sua valutazione sia condivisa per quanto riguarda l'ultimo capoverso della sua mail.
Per il resto, la sua interpretazione ci sembra riduttiva nei confronti di tutta l'organizzazione del Sinodo. Dire, come fa lei, che conta solo il documento finale, e dimenticare tutto l'odio e le menzogne diffuse contro Israele e gli ebrei, diffuse sui giornali di tutto il mondo, ci pare una ssoluzione immeritata. Un Sinodo che, forse, Giovanni Paolo II non avrebbe organizzato in questo modo.
Cordialmente,
IC redazione


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