Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Fra due settimane elezioni di mid-term in Usa I sondaggi danno Obama come sconfitto
Testata: Libero Data: 19 ottobre 2010 Pagina: 23 Autore: Glauco Maggi Titolo: «Obama è bollito. La Camera Usa passerà alla destra»
Riportiamo da LIBERO di oggi, 19/10/2010, a pag. 23, l'articolo di Glauco Maggi dal titolo " Obama è bollito. La Camera Usa passerà alla destra".
La matematica di Scott Rasmussen, il sondaggista più seguito dai politici per essere stato il primo a “vedere”la vittoria del Repubblicano Scott Brown per il po- sto di senatore che era stato per decenni del liberal Ted Kennedy nel Democraticissimo Massa- chusetts, condanna il partito di Obama alla Camera e lascia nel dubbio l’esito per il Senato. Que- sto dopo che il presidente ha in- tensificato le sue apparizioni pub- bliche per spingere il partito ed essersi cosparso il capo di cenere per non essere riuscito a comunicare come si deve il lavoro svolto, giustificando così il crollo nei consensi. Nell’ultima sua rilevazione, diffusa a due settimane dal voto, i Repubblicani del GOP si sarebbero assicurati la conquista di 55 seggi, cioè 16 in più dei 39 che servono per ribaltare la maggioranza oggi saldamente Democratica. È dal 2006, cioè dalle elezioni di medio termine del secondo mandato di George Bush, che il GOP è in minoranza alla Camera. La Camera viene rinnovata per intero ogni due anni, con tutti i suoi 435 seggi in palio. L’intento dei legislatori nel disporre una si- mile misura di ricambio celere del parlamento è evidente: fornire alla gente la possibilità di verificare l’andamento del governo nella sua interezza -la Casa Bianca che hail potere esecutivo e il potere di firmare o di mettere il veto alle leggi ed il Congresso che ha il po- tere legislativo - e di decidere correzioni decisive. LA BOCCIATURA Gli americani hanno impiegato meno di due anni per passare dal- la fiducia nel nuovo presidente (al quale hanno dato il 53% del voto popolare in assoluto nel 2008) alla bocciatura delle sue riforme, da quella sanitaria a quella finanziaria, per non parlare del supersti- molo e della quasi nazionalizzazione di banche e caseautomobi- listiche. L’espressione di opposizione è venuta prima con la nasci- ta dei Tea Party, e poi con i son- daggi sul giudizio del governo. Le elezioni del 2 novembre of- frono quindi ora la concreta pos- sibilità di incidere sui restanti due anni di Obama. Se gli elettori pu- niranno un sufficiente numero di deputati Democratici che hanno ubbidito al presidente votando lo stimolo e la riforma sanitaria, i Re- pubblicani, che nella loro totalità si sono opposti in Congresso a quelle misure tanto osteggiate sa- ranno premiati con la maggio- ranza dei seggi. Ciò darà loro il di- ritto di scegliere lo Speaker, licen- ziando la Pelosi, e soprattutto di bloccare ogni altra iniziativa legi- slativa di stampo liberal che il pre- sidente avesse in animo di pro- porre e spingere nei suoi termini liberal, dirigisti, pro-tasse, anti- mercato. Sicuramente svaniranno i sogni di portare a compimento la ri- forma energetica, termine neutro che sta per “tassare ogni consumo di elettricità di famiglie e impre- se”, svuotando le tasche dei con- sumatori in ossequio alla chimera della lotta al global warming, la re- ligione ascientifica della sinistra. Quando il presidente appartie- ne aunpartito e almenounramo è controllato dai suoi avversari, l’effetto politico è il cosiddetto gri- dlock, cioè lo stallo dell’attività le- gislativa che è favorita da un par- tito solo. Per passare, ogni legge deve infatti avere l’ok di Camera e Senato, ese manca ancheuno so- lo dei due rami si devono trovare soluzioni di compromesso che consentano la formazione di maggioranze variabili, che devo- no essere ovviamente bipartisan per la realtà dei numeri in campo. WALL STREET Oltre a Rasmussen, anche Wall Street dà per scontato che le mani del liberal Obama saranno quindi legate, e il buon trend delle azioni da settembre in poi è spiegato da molti analisti proprio dal prossi- mo gridlock. La diffidenza della Borsa verso i politici che hanno i voti sufficienti per legiferare è tale che gli investitori puntano sul gri- dlock, soprattutto se la maggio- ranza è Democratica e quindi strutturalmente anti business, filo deficit pubblico e filo tasse. In Senato la maggioranza che emergerà dal voto è appesa a un pugno di voti. Composto da 100 membri che rappresentano i 50 stati (due per stato), questo ramo del Congresso viene rinnovato con più lentezza: i membri stanno in carica sei anni, e ogni due anni, in concomitanza con le elezioni della Camera, solo un terzo di loro viene rinnovato. «I repubblicani dovrebbero ritrovarsi dopo le ele- zioni con 48 seggi, e i Democratici con 47», ha detto Rasmussen ad una serata della Conferenza di conservatori riferendosi alle sue previsioni più sicure, «mentre i re- stanti cinque seggi potrebbero fi- nire da una parte o dall’altra».
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