domenica 21 dicembre 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



Clicca qui






giuramento di fedeltà 18/10/2010

L'analisi del prof. Volli a proposito della pinea legittimità da parte dello Stato di Israele nel richiedere un giuramento di fedeltà a coloro che volessero diventarne cittadini dimostra in termini storici, giuridici e logici la fondatezza del provvedimento emesso dallo Stato ebraico.

Purtroppo, però, temo che, come sempre accade quando si tratta di Israele e dimostrato di recente con le violente critche a Saviano ed a tante persone ragionevoli, i fondamenti richiamati dal Prof. Volli nulla potranno contro l'ignoranza, il pregiudizio e la malafede che caratterizza gli odiatori dello Stato ebraico.

Distinti saluti
Daniele Coppin

*****************************

Premesso che pur non essendo ebreo sono un tenace e motivato sostenitore del Sionismo, trovo ipocrita e ingenuo quanto gli arabi israeliani ora sostengono sputando sul piatto dove mangiano.
Perché, nel 1948, non hanno ascoltato le sirene dei loro fratelli libanesi, siriani, iraqeni, egiziani, sauditi e non hanno aderito all'esodo massiccio al quale erano stati esortati per ritornare al seguito delle armate ilsamiche vincitrici a riprendere possesso della terra assegnata dall'ONU agli ebrei?
Se non l'hanno fatto, alla luce degli eventi successivi si può dire solo che è stata una decisione dettata dalla furbizia: sarebbero stati meglio come cittadini di uno Stato ebraico piuttosto che ospiti osteggiati o, nel migliore dei casi, a mala pena tollerati in Stati cosiddetti "fratelli". Inutile illudersi: gli arabi in generale e i palestinesi in particolare continuano a sognare la cancellazione dalle carte geografiche dello Stato di Israele (che chiamano "entità sionista") perché - per loro - una terra islamizzata non può più essere deislamizzata.
Con tale malcelata pretesa nessun negoziato serio sarà mai possibile e i cosiddetti "profughi" non si illudano di ritornare in terra israeliana. Continueranno a marcire nei campi profughi dei Paesi "fratelli" senza potersi neppure accontentare di integrarsi degli Stati che li "ospitano".
In ogni caso Israele è una realtà, volenti o nolenti.
Inimici non praevalebunt!

lettera fimata


****************************

 


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT