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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Troppa democrazia può essere letale 15/10/2010

Per la serie "Farsi del male". Questa gente è più dannosa di un terrorista palestinese. Dove vanno  a finire sia l'immagine di Gerusalemme, capitale unica di Israele -con tanto di festa annuale-, città rifiorita (basta starci 24 ore per capirlo) dopo l'unificazione sia lo sviluppo del Golan (pure lì è sufficiente un giretto), anch'esso divenuto un piccolo paradiso dopo 40 anni di presenza israeliana, che ha avuto la meglio sul ventennio siriano di incuria?
Sono furibonda.
Cordialmente.

 Mara Marantonio

Previsto da disegno di legge presentato da deputato Likud

Gerusalemme, 11 ott. (Apcom) - Un referendum popolare prima di un eventuale ritiro delle truppe israeliane dalle alture del Golan e da Gerusalemme Est. E' l'obiettivo di un disegno di legge presentato dal governo israeliano e annunciato dal portavoce del ministero della Giustizia. "La commissione interministeriale incaricata di legiferare ha avviato, a nome del governo, un progetto di legge che prevede l'organizzazione di un referendum prima del ritiro da tutti i territori sotto sovranità israeliana", ha dichiarato il portavoce. Il disegno di legge, presentato da un deputato del Likud, il partito del primo ministro, Benjamin Netanyahu, prevede che in caso di una maggioranza qualificata dei due terzi del parlamento (80 deputati su 120) a favore del ritiro dal Golan (accordo con la Siria) o da Gerusalemme Est (accordo con i palestinesi) non sia necessaria la tenuta del referendum. Le alture del Golan sono state strappate alla Siria durante la guerra del giugno 1967 poi annesse nel 1981. Gerusalemme Est, a maggioranza araba, è stata conquistata sempre nel 1967 e poi annessa. Le due annessioni non sono state riconosciute dalla comunità internazionale.

Senza democrazia è la fine, che però può arrivare anche per troppa democrazia, soprattutto quando nel mondo avanza l'ideologia islamista che usa le libertà democratiche per distruggerle.
IC redazione
 
 

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