Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Shakespere’s Kitchen Lore Segal Traduzione di Natalia Stabilini Cargo Euro 17,50
Dopo “Il suo primo americano”, un libro rivelazione in cui la protagonista Ilka, un’immigrata ebrea dall’Austria hitleriana si trovava ad affrontare la “differenza” e l’incontro con la nuova terra e un raffinato intellettuale nero, qui, una raccolta di 13 racconti (7 dei quali apparsi sul new Yorker) talmente interrelati fra loro da apparire come un nuovo romanzo, Lore Segal continua la storia di Ilka, certamente un alter ego della scrittrice nata a Vienna nel 1928. Siamo in un think tank di professori che lavorano in un certo Concordance Institute: tra di loro, un gruppo affiatato di pensatori dediti anche a farsi compagnia e a far battute continue su amori, vini, sciocchezze, dinamiche interne, Ilka cerca il suo posto, e lo trova specialmente nel salotto, nella cucina degli Shakespeare, i più caldi e affascinanti. Su una scena un po’ claustrofobia e ripetitiva di intelligenze affettuose, lutti e tradimenti sconvolgono equilibri che sembravano immutabili. E Lore Segal, tra commedie e dramma, ha modo di interrogarsi sul rapporto che si instaura tra un estraneo curioso e una comunità forte, sui ruoli che ognuno di noi assume, sulle verità che non vogliano dirci.