Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
L'esplosivo trovato al porto di Gioia Tauro era per Hamas o Hezbollah Allarme terrorismo in Europa. Cronache della Stampa, Simona Verrazzo
Testata:La Stampa - Libero Autore: La redazione della Stampa - Simona Verrazzo Titolo: «Il T4 forse destinato a Hezbollah o Hamas - L’Algeria esporta kamikaze. Europa in massima allerta»
Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 23/09/2010, a pag. 15, la breve dal titolo " Il T4 forse destinato a Hezbollah o Hamas ". Da LIBERO, a pag. 22, l'articolo di Simona Verrazzo dal titolo " L’Algeria esporta kamikaze. Europa in massima allerta". Ecco i due articoli:
La STAMPA - " Il T4 forse destinato a Hezbollah o Hamas "
Hamas
Non era destinato alle cosche della ’ndrangheta ma, molto più probabilmente, sarebbe dovuto finire nelle mani di Hezbollah o di Hamas, per alimentare lo scontro con Israele. A 24 ore dalla scoperta delle sette tonnellate di esplosivo T4 rinvenute all’interno di un container nel porto di Gioia Tauro (la prima segnalazione dell’intelligence sarebbe della fine di agosto) emergono nuovi particolari su quello che può essere considerato uno dei più importanti sequestri mai realizzati in Italia. «Gioia Tauro era soltanto una tappa» nel viaggio dell’esplosivo, ha confermato il questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona, incontrando i giornalisti per illustrare i particolari dell’operazione congiunta tra la Squadra Mobile di Reggio Calabria e la Guardia di Finanza. Quel che è certo, comunque, è che Gioia e il suo porto tornano nuovamente a essere al centro degli scenari di grandi traffici illeciti (anche se stavolta la ’ndrangheta potrebbe non avere svolto alcun ruolo). Resta però ancora da chiarire il percorso della nave attraverso i mari di mezz’Europa, dopo essere partita - si apprende da fonti qualificate - il 6 agosto dal porto di Bandar Abbas, in Iran, con il carico di esplosivo.
LIBERO - Simona Verrazzo : " L’Algeria esporta kamikaze. Europa in massima allerta "
In Francia continua a esserci un im- portante rischio attentati, proprio mentre in tutta Europa c’è il timore che arrivino donne kamikaze dall’Algeria pronte a en- trare in azione. Un «allarme rosso», sostie- ne DebkaFile, sito israeliano di intelligen- ce, scattato negli aeroporti internazionali a partire da Parigi, seguita a ruota da Londra, Amsterdam, Mosca, Berlino e Roma. E proprio in Francia sta dilagando l’al - larme attentati, a nove giorni dall’appro - vazione del Senato parigino della legge an- ti-burqa e dall’evacuazione, per allarmi- bomba (falsi), della Tour Eiffel e della sta- zione della metropolitana Saint-Michel. Dopo l’intervento lunedì del ministro dell’Interno, Brice Hortefeux, a tornare sull’argomento è il direttore generale della Polizia nazionale, Frédéric Péchenard. «Non sono qui per preoccupare la gente, ma abbiamo indicazioni serie che arrivano da informazioni affidabili, che ci parlano di un grosso rischio attentati - ha dichiara- to ieri a Europe 1 - Non è né più né meno di questo, ma ci basta ampiamente per au- mentare un po’la nostra preparazione». Il direttore generale della Polizia nazio- nale ha anche confermato, come detto sempre lunedì dal ministro dell’Interno, che il piano antiterrorismo Vigipirate, da giovedì scorso, è al livello rosso, il penulti- mo prima di quello scarlatto. Le parole di Péchenard arrivano dopo che martedì Al Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi) ha ri- vendicato il rapimento, il 16 settembre, di sette dipendenti delle società Areva e BTP Sogea-Satom,tra cui cinque francesi.«An- nunciando la nostra rivendicazione di questa operazione - ha minacciato un por- tavoce del gruppo terroristico ad Al Jazeera - Informiamo il governo francese che i mu- jaheddin gli trasmetteranno ulteriormen- te le loro legittime richieste». Ma la Francia non sembra essere il solo paese in pericolo. L’aumentata minaccia di attentati «è diretta soprattutto all’Occi - dente» ed è «essenzialmente di natura isla- mista». È quanto dichiarato dal segretario statunitense alla Sicurezza nazionale, Ja- net Napolitano, durante un’interrogazio - ne in commissione al Senato di Washin- gton, alla quale erano presenti anche il di- rettore dell’FBI, Robert Mueller, e quello del Centro nazionale antiterrorismo, Mi- chael Leiter. E proprio mentre la Francia è alle prese con un livello di allerta rosso e gli Stati Uniti mettono in guardia tutto l’Occidente, ieri il sito Debka File, molto vicino all’Intelligen - ce israeliana, ha lanciato un nuovo inquie- tante allarme terroristico: gli aeroporti in- ternazionali delle principali città europee sarebbero stati avvisati del possibile in- gresso di terroriste provenienti dall’Alge - ria. La notizia del sito arriva dopo che lune- dì una fonte del ministero dell’Interno francese aveva fatto sapere che l’Intelli - gence d’oltralpe, da giovedì scorso, è alla ricerca di una donna kamikaze algerina. Quanto all’Italia, all’agenzia di stampa AdnKronos, il pm Stefano Dambruoso, che si è occupato di alcune delle principali inchieste su Al Qaeda e le sue ramificazioni nel nostro paese, ha detto di non escludere alcun tipo di allarme dell’Intelligence, an- che se secondo lui il rischio maggiore sono gli “homegrown terrorists”, che vivono già in Europa.
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