Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Cantano gli uccelli di Horace “Jim” Greasley e Ken Scott Fausto Lupetti editore Euro 18
Era difficile aggiungere una voce nuova allo strazio raccontato dai tanti libri sulle atrocità compiute dai nazisti nei lager. Eppure, in questa materia così dolorosa, “Se all’inferno cantano gli uccelli”, si distingue come una piccola tessera di vita e d’amore in un efferato mosaico di morte. E’ la testimonianza affidata al ghost writer Ken Scott da Horace “Jim” Greasley, un barbiere della provincia inglese catturato a vent’anni dai nazisti nel ’40 e tenuto prigioniero in un campo di concentramento polacco fino alla liberazione del ’45. Una storia di sofferenza e tormento, ma anche di umanità, di amicizia e d’amore. Per Rosa, una ragazza tedesca della Slesia sottomessa dalla dittatura di Hitler. Una passione irresistibile e travolgente, nutrita attraverso incontri pericolosi e clandestini. Nel libro la dignità di un gruppo di prigionieri riesce ad avere la meglio sulla cieca brutalità dei loro aguzzini. Nonostante la violenza, la fame, il freddo e l’orrore. Jim ha raccontato i fatti a Ken Scott settant’anni dopo, poco prima di morire. Un libro forte, vitale, commovente.