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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Foglio Rassegna Stampa
10.08.2010 Amburgo chiude la moschea frequentata dai terroristi delle Torri Gemelle
Ora nello stesso luogo si riuniva un’altra cellula di aspiranti kamikaze

Testata: Il Foglio
Data: 10 agosto 2010
Pagina: 3
Autore: la redazione del Foglio
Titolo: «Lo scantinato dell’11 settembre»

Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 10/08/2010, a pag. 3, l'editoriale dal titolo " Lo scantinato dell’11 settembre ".


Mohamed Atta, uno degil attentatori delle Torri Gemelle, frequentava la moschea di Amburgo

Al numero 103 di via Steindamm, ad Amburgo, la magistratura ieri ha messo i sigilli alla “moschea dell’11 settembre”, frequentata dagli attentatori alle Torri gemelle di New York. La storia del reclutamento e della vocazione terroristica si ripete attorno a uno dei simboli dell’11 settembre, nella città tedesca con la più alta percentuale di immigrati musulmani. Nella moschea, che poteva ospitare al massimo un centinaio di persone, si riunivano Mohamed Atta e altri due attentatori, Marwan Al Shehhi e Ziad Jarrah. La polizia dice che ora nello stesso luogo si riuniva un’altra cellula di aspiranti kamikaze e guerriglieri. Una cellula di undici militanti che hanno partecipato a campi di addestramento in Uzbekistan. Molti di loro erano convertiti all’islam, attratti dalla fama della moschea. La chiusura del luogo di culto ci dice come il jihadismo sfrutti il torpore multiculturale. La moschea si trova in uno scantinato, sotto la palestra “Olympic Fitness und Bodybuilding Club”, in una strada piena di birrerie, rivendite di salsicce, localini a luci rosse e pornoshop, frequentata da immigrati alla ricerca di sesso a buon mercato. Costruita lì per mimetizzarsi in un quartiere di vecchie case in mattoni rossi. Anonima, apparentemente integrata. Dopo l’11 settembre, l’assalto terroristico all’occidente si è sempre nascosto dentro a un anonimo scantinato nelle periferie europee. Le nostre città hanno troppi scantinati che distrattamente possono trasformarsi in fabbriche di jihadisti.

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