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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
24.06.2010 Bambini che cantano inni al martirio
Un nuovo sistema per l’indottrinamento estremista applicato su una rete televisiva giordana

Testata: Corriere della Sera
Data: 24 giugno 2010
Pagina: 1
Autore: La redazione del Corriere della Sera online
Titolo: «Il brano per bimbi è un inno al martirio. Polemiche contro tv anti-Israele»

Riportiamo dal sito internet del CORRIERE della SERA, l'articolo dal titolo "Il brano per bimbi è un inno al martirio. Polemiche contro tv anti-Israele".

Nell'immagine a destra un fotogramma del video

La notizia non è di poco conto, eppure non è stata ripresa nell'edizione cartacea del quotidiano. Perchè?
Tanto più che a mandare in onda il video con i bambini che inneggiano al martirio è una televisione giordana, uno Stato che è in pace con Israele.

Per vedere il video, cliccare sul link sottostante:
http://www.youtube.com/watch?v=illF1vt5g1Q

Ecco l'articolo:

MILANO - Su YouTube conta più di 24 mila visualizzazioni e nel mondo arabo è diventata praticamente una hit. Eppure, o forse proprio a causa di questo grande successo, ha suscitato numerose polemiche il brano cantato da un coro di voci bianche che inneggia al martirio per la Palestina. La canzone, con relativo video, è stata prodotta da una compagnia giordana proprietaria del canale televisivo «Uccelli del Paradiso» (fondato da un uomo d'affari giordano-palestinese, Khaled Maqdad). che già in passato aveva prodotto musiche contro Israele.

IL BRANO - «Quando moriremo martiri, andremo in Paradiso» cantano i bambini. «No, non dire che siamo troppo giovani. Questa vita ci ha reso vecchi. Senza la Palestina, quale significato hanno le nostre vite? Anche se ci dessero il mondo intero, non la dimenticheremo mai» recita un altro verso della canzone, trasmessa dal canale tv durante i programmi per bambini. A un certo punto del brano, appare un uomo che intona: «Bambini, dobbiamo applicare i comandamenti della nostra religione. Non c'è altro Dio oltre ad Allah, e Allah ama i martiri». Al termine della canzone, i piccoli recitano: «Allah proteggi i bambini della Palestina. Allah renderà vere le nostre preghiere».

LE CRITICHE - Per gli esperti la canzone rappresenterebbe un nuovo approccio all’indottrinamento estremista della gioventù, in quanto inserito all’interno di un programma gradito ai bambini. Secondo l'Investigative Project on Terrorism (Ipt), un centro di raccolta dati sul terrorismo internazionale, la canzone è diventata così popolare nel mondo arabo, che su YouTube si possono vedere altri video di bambini che la interpretano o di jihadisti che la usano come colonna sonora. Secondo Al Jazeera, inoltre, il brano è diffusa anche in Gran Bretagna e Canada.

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lettere@corriere.it

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