Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Natasha Solomons, Un perfetto gentiluomo 21/06/2010
Un perfetto gentiluomo Natasha Solomons Frassinelli Euro 19,50
Si può tramutare in commedia british un’avventura ebraica di emigrazione, legami spezzati, riscatto sociale? Ci prova l’inglese Natasha Solomons con il suo garbato e buffo esordio “Un perfetto gentiluomo”. Nascosta sotto una copertura vagamente chick lit si cela la storia di Jack Rosenblum, ebreo tedesco che alla vigilia della seconda guerra mondiale emigra a Londra con moglie e figlia. Devoto all’assimilazione, Jack trasforma in bibbia i “Consigli per il profugo” ricevuti allo sbarco: fa fortuna con una fabbrica di moquette, si fa confezionare gli abiti in Faville Row, aspira ad essere ammesso, da vero inglese, a un golf club. Fallito ogni tentativo, deciderà di fondarne uno lui stesso nella campagna del Dorset. Il libro è dedicato a suo nonno. E’ lui il Perfetto gentiluomo del titolo? Nonno Paul arrivò in Inghilterra da Berlino nel ’36 con il fratello Jack. Erano talmente decisi a diventare inglesi che spezzarono in due il cognome Schwartzscheld: uno diventò Mr. Shield, l’altro Mr. Black. Questo piccolo particolare mi ha sempre fatto una grande nostalgia. E nonostante le ovvie differenze, il mio protagonista gli assomiglia. Jack si integra, sua moglie porta il peso di chi è rimasto indietro. La differenza d’atteggiamento rappresenta il costo dell’emigrazione, la perdita e lo spaesamento. Il golf è il simbolo del senso di sfida che Jack prova nel voler diventare un vero englisman.