Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
:g.davidoff@libero.it A: takinut@gmail.com Data invio: lunedì 7 giugno 2010 13.59 Oggetto: sull'articolo di Volli
"E poi ci sono i filosofi, venerandi per barba e mantello: affermano di essere i soli sapienti; tutti gli altri sono soltanto ombre inquiete.(...) senza la minima esitazione, come se fossero a parte dei segreti della natura artefice delle cose, come se venissero a noi dal consiglio degli Dèi! La natura, intanto, si fa le grandi risate su di loro e sulle loro ipotesi. A dimostrare che nulla sanno con certezza, basterebbe quel loro polemizzare sulla spiegazione di ogni singolo fenomeno. Loro, pur non sapendo nulla, affermano di sapere tutto; non conoscendo se stessi e non accorgendosi, a volte, della buca o del sasso che hanno sotto il naso" La citazione è da Erasmo da Rotterdam. Fortunatamente la storia non la scrivono solo i "filosofi" che si dichiarano informati e obiettivi e che si dimostrano ben diversi ... occhio a chiamare "antisemitita" chiunque la pensa in modo imparziale, perché la storia rischia davvero di ripetersi.
Risponde Ugo Volli: Abbiamo qui una persona che si dichiara imparziale, e pensa delle cose che ritiene potrebbero essere chiamate antisemite, ma ammonisce sul rischio - se si facesse così - di provocare una ripetizione della storia (leggi una nuova Shoà): una bella minaccia, non c'è che dire. Imparziale, un po' profeta e anche molto potente è il nostro lettore, se è davvero in grado di provocare catastrofi storiche per i suoi detrattori. Un semidio. E' anche così saggio e colto che sceglie per rispondermi un brano in cui il buon Erasmo, non proprio un filosemita a tutto tondo, polemizza con i filosofi che affermerebbero di essere i soli sapienti. Sembra si riferisca a me, che però anche nei miei sogni più deliranti avrò magari pensato di fare il pirata, ma mai di essere il solo a saper tutto. Non lo smentisco per evitare terremoti. Nella disputa fra filosofi e profeti, perdono sempre gli scrittori satirici