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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Foglio Rassegna Stampa
29.05.2010 Amnesty International senza credibilità
L'analisi del Foglio

Testata: Il Foglio
Data: 29 maggio 2010
Pagina: 3
Autore: La redazione
Titolo: «Amnesie international»

Tutto quello che Amnesty non ha capito nel suo ultimo rapporto sull'Italia. Lo spiega il FOGLIO di oggi, 29/05/2010, a pag. 3, in un articolo intitolato "Amnesie international".


Quale dei due è quello giusto ?

Amnesty International si era guadagnata un prestigio fondato sulla capacità di denunciare le violazioni dei diritti umani sotto tutte le bandiere ed è anche per questo che la lettura del rapporto sull’Italia di questa organizzazione desta tanta sorpresa e tanta irritazione. L’immagine di un paese che butta a mare chi tenta di raggiungere le sue sponde, che sottopone i rom a un trattamento sostanzialmente discriminatorio o razzista, nelle cui carceri si esercita metodicamente la tortura da parte delle Forze dell’ordine, appare del tutto insensato a chi in Italia ci vive. E’ evidente che non è “illegale” sgomberare campi rom non autorizzati, ma è illegale costituirli, in Italia come in qualsiasi altro paese. E’ altrettanto evidente che la responsabilità delle tragedie delle carrette del mare è del racket che sfrutta gli immigrati clandestini, così come non si può imputare all’Italia il fatto che altri paesi, nel caso specifico la Libia, non abbiano un sistema di asilo accettabile. Alla Libia, peraltro, è stato attribuito più volte un ruolo preminente nella struttura delle Nazioni Unite per la garanzia dei diritti umani, il che significa che, caso mai, non è solo l’Italia a chiudere un occhio sulle sue vistose deficienze in questo campo. Episodi di violenza su detenuti sono assolutamente marginali e vengono perseguiti dalla giustizia italiana senza alcuna copertura da parte degli organi politici. Questa è la realtà di un paese impegnato in una difficile opera di contrasto dell’immigrazione clandestina e di integrazione di quella legale. Un paese nel quale non tutto funziona alla perfezione, naturalmente, al quale possono servire anche critiche puntuali. Se invece lo si dipinge come una sorta di gigantesco lager si perde, e gravemente, di credibilità.

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lettere@ilfoglio.it

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