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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Gli amici di JStreet e JCall leggano Badenheim 1939 22/05/2010
Sia l'articolo di Pierluigi Battista (Israele non abbia paura di Chomsky, dd.20/5/10)), sia la lettera di risposta di Michael Sfaradi (I.C.20/5/10) meritano l'attenzione (e pure l'ammirazione) di tutti, ma il giornalista del Corsera mediti sulla risposta del giornalista israeliano M. Sfaradi, che sta seduto su di una polveriera ed anche un "quaquaraqua", seppur super titolato, ad un certo punto può "dar fastidio" ad uno che si sente alitare il fiato puzzolente sul collo. Come diciamo noi in dialetto veneto: "el massa al va par sora", ovvero "il troppo stroppia".
E, visti i tempi e i luoghi e i curiosi e patetici (due eufemismi) personaggi che si aggirano sul "pianeta terra" farfugliando soluzioni ridicole (ed io aggiungerei, pure ,"finali", dal tono lugubre che si porta questo termine), anch'io avrei da consigliare un libro molto, ma molto, istruttivo, prendete buona nota e, leggendolo, capirete il perché: 
di Aharon Appelfeld, "Badenheim 1939", edizioni Mondadori.
I "visionari" di J Street e J Call dovrebbero per primi precipitarsi in libreria, ma, come i villeggianti di quel luogo di cura nei dintorni di Vienna nel fatidico anno 1939, neppure loro riusciranno a rendersi conto di quella lezione interpretando il tempi attuali intabarrati come sono nel loro scafandro ideologico.
Bruno Basso  

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