Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Gli amici di JStreet e JCall leggano Badenheim 1939 22/05/2010
Sia l'articolo di Pierluigi Battista (Israele non abbia paura di Chomsky, dd.20/5/10)), sia la lettera di risposta di Michael Sfaradi (I.C.20/5/10) meritano l'attenzione (e pure l'ammirazione) di tutti, ma il giornalista del Corsera mediti sulla risposta del giornalista israeliano M. Sfaradi, che sta seduto su di una polveriera ed anche un "quaquaraqua", seppur super titolato, ad un certo punto può "dar fastidio" ad uno che si sente alitare il fiato puzzolente sul collo. Come diciamo noi in dialetto veneto: "el massa al va par sora", ovvero "il troppo stroppia".
E, visti i tempi e i luoghi e i curiosi e patetici (due eufemismi) personaggi che si aggirano sul "pianeta terra" farfugliando soluzioni ridicole (ed io aggiungerei, pure ,"finali", dal tono lugubre che si porta questo termine), anch'io avrei da consigliare un libro molto, ma molto, istruttivo, prendete buona nota e, leggendolo, capirete il perché:
di Aharon Appelfeld, "Badenheim 1939", edizioni Mondadori.
I "visionari" di J Street e J Call dovrebbero per primi precipitarsi in libreria, ma, come i villeggianti di quel luogo di cura nei dintorni di Vienna nel fatidico anno 1939, neppure loro riusciranno a rendersi conto di quella lezione interpretando il tempi attuali intabarrati come sono nel loro scafandro ideologico.