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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Ugo Volli
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Avanti così, Hamas! Eurabia ha sempre apprezzato gli uomini forti 21/04/2010

Avanti così, Hamas! Eurabia ha sempre apprezzato gli uomini forti

Cari amici,

come vi ho raccontato l'altro giorno, qualche volta Hamas è un po' carente dal punto di vista sindacale e antinfortunistico; ma bisogna comprenderli, poverini, fanno parte del terzo mondo perseguitato e sono soggetti al terribile colonialismo israeliano: l'ultimo israeliano ha abbandonato Gaza ormai da alcuni anni e dunque è chiaro che Israele li occupa ancora, impedendo loro di giocare coi loro innocui petardi. Questo lo sappiamo e non voglio insistere. La notizia di oggi è che Hamas è invece persistente nei suoi valori e non si presta ai ricatti.

Nonostante lo stupido umanitarismo di alcuni che non comprendono come "la rivoluzione non è un pranzo di gala" (parola di Mao Tze Tung, che aveva il difetto di non essere islamico, ma glielo perdoniamo come rivoluzionario) e che vorrebbero che cessassero la condanne a morte nella Striscia, Hamas ha infatti confermato che intende ammazzare tutti i collaborazionisti, con Israele e anche con l'Autorità Palestinese. Non è meraviglioso? Che determinazione, che rude ma solido spirito rivoluzionario! Bisogna dire che in realtà non sono stati in molti a protestare per le esecuzioni capitali di Hamas. Non c'è stato cenno, per esempio, dalla Chiesa palestinese, così sollecita ai diritti umani, da Amnesty International, da Emergency, dalla Commissione Diritti Umani dell'Onu, dalla Comunità Europea eccetera eccetera. Che distratti, eh?

Il secondo punto su cui Hamas non molla, è il rapimento o sequestro di soldati israeliani. Il loro emiro o segretario o capobastone, insomma quel Meshaal che giustamente è ospite d'onore del regime democratico e amante della pace della Siria, ha annunciato che Hamas sta ancora lavorando attivamente per catturare altri soldati israeliani e ha protestato per l'atteggiamento poco commerciale di Israele nelle trattative per Shalit (http://www.jpost.com/MiddleEast/Article.aspx?id=173526). Giusto! Così si fa. Se smettessero di cercare di compiere altri sequestri qualcuno potrebbe pensare che fossero pentiti e considerarli come criminali comuni; ma se perseverano sono certamente combattenti per la libertà, degni di essere considerati una parte importante del popolo palestinese senza cui la pace è impossibile, come la pensano tanti in Eurabia. Quanto a Israele, come non deplorare la sua ebraica avarizia, il suo rifiuto di uno scambio di prigionieri equo e giusto nella proporzione di 1500 a 1; come non denunciare il suo spirito vendicativo nel tenere in carcere gente responsabile di solo qualche decina di omicidi, come il buon Barghouti, così autorevole e carsimatico? Del resto, anche in questo caso, avete sentito protestare qualche difensore dei diritti umani, la Croce Rossa, il Tribunale internazionale per i crimini di Guerra, la baronessa inglese che dirige la diplomazia europea e si è così commossa per la sua recente visita a Gaza? Avanti così, Hamas! Eurabia ha sempre apprezzato gli uomini forti e non mancherà di premiare la virile fermezza di cui fai prova!

Ugo Volli


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