Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Una lettera per Lucia Annunziata sull'Iran 12/04/2010
Gent.ma Signora Annunziata,
in merito al suo articolo vorrei farle una domanda: lei crede davvero che l’Iran di Ahmadinejad possa essere distolto dai suoi propositi omicidi a parole? Perché se è così, è lei irrealisticamente ottimista, molto più di Obama, molto più di quanto il dittatore iraniano potrebbe mai sperare. L’evidenza è che anni di trattative, sanzioni e veti all’Iran non hanno smosso il presidente iraniano di una virgola dal suo odio anti occidentale e dal suo proposito dichiarato, anzi propagandato, di distruggere Israele. Perché si stupisce se Netanyahu non collabora, se non asseconda altre inutili ricerche di accordo e soprattutto il disarmo suicida che Obama predica nel suo desiderio di accattivarsi il mondo arabo musulmano?
La sua frase:
“Per Obama, la riduzione delle armi nucleari è parte del suo modo di vedere la nuova leadership Usa: spostandone il peso dalla forza alla risoluzione dei conflitti, multilaterale piuttosto che monocratica. Ma non irrealisticamente pacifista. Quest'ultimo è l'aspetto della strategia americana che Ahmadinejad non sembra aver capito. Purtroppo non sembra averlo capito neanche il primo ministro israeliano”.
No Signora Annunziata, non è che non l’hanno capito: Ahmadinejad in questi giorni ha letteralmente riso in faccia alla politica di Obama di cui lei parla, e pensa (comprensibilmente) che Obama sia uno stupido, nemmeno un degno avversario, un debole che di fronte alla minaccia di morte si siede a discutere come un novellino; Netanyahu, che la minaccia di distruzione se la sente ripetere ormai da anni (e quelle, mi creda, non sono parole vuote) ha altrettanto comprensibilmente scelto di dire l’ennesimo ‘no’ alla folle politica di temporeggiamento e inutili sanzioni, che non portano a nulla se non all’arricchimento di altro uranio per fare una bomba che, se ancora non fosse chiaro, servirà a breve a scatenare un olocausto in Medio Oriente. Quello che lei chiama accademicamente: ‘risoluzione dei conflitti multilaterale, piuttosto che monocratica’ semplicemente non esiste, è stupida, è quasi criminale quando si ha a che fare con Ahmadinejad, con Hitler o con Kim Jung IL.
E questo è quello che lei e persone cocciutamente radicate nell’idealismo di sinistra (e anti israeliano) sembrate proprio non voler capire.