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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
23.03.2010 Venti di guerra, ma è solo un venticello, come la calunnia
L'intervista a Leone Paserman, di Paolo Conti

Testata: Corriere della Sera
Data: 23 marzo 2010
Pagina: 13
Autore: Paolo Conti
Titolo: «E' l'arroganza di chi ha perso ma si sente superiore»

Dal CORRIERE della SERA di oggi, 23/03/2010, a pag. 13, con il titolo " E' l'arroganza di chi ha perso ma si sente superiore " l'intervista a Leone Paserman, già presidente della Cominità ebraica di Roma, di Paolo Conti, in merito alle polemiche suscitate dalle dimissioni di alcuni consiglieri.

ROMA — «Riccardo? Un uomo di grande dirittura morale, su questo non possono esserci dubbi. Un protagonista, un decisionista? Non vedo quale sia il problema...». Leone Paserman, 70 anni, ex presidente della Comunità ebraica romana. È un sincero sostenitore di Riccardo Pacifici: lo ha avuto a lungo come vicepresidente e nelle ultime elezioni lo ha appoggiato. Ora Paserman presiede la Fondazione Museo della Shoah. Paserman non ha dubbi: «Non condivido affatto le motivazioni di quelle dimissioni. Le accuse sono inconsistenti. Sappiamo bene tutti delle polemiche per la visita di Benedetto XVI in Sinagoga, e ne abbiamo discusso apertamente. Ma per il resto tutte le altre accuse non si reggono in piedi».

Prendiamo, Paserman, la questione morale... «Riccardo è un uomo di indubbia trasparenza morale. Gli aiuti a qualcuno? Pacifici ha un grande cuore e se aiuta lo fa proprio nell’ottica di poter dare una mano a chi è in difficoltà». E la mancanza di democrazia interna? «Questa, poi, è una contestazione assolutamente ridicola. Si sono svolte libere elezioni con una notevole affluenza, anche più alta che in passato. Pacifici ha avuto la maggioranza assoluta. Quindi ha il pieno diritto di governare. Non vedo perché debba scendere a compromessi e dividere la collaborazione con chi non lo stima, lo tratta con arroganza e ostenta una supposta superiorità intellettuale».

A cosa si riferisce, presidente Paserman? «Io ci vedo anche un discorso classista. Molti di questi dimissionari sono gli ultimi rappresentanti di un’area che per decenni ha governato la Comunità. Ora grazie al voto le cose sono cambiate. E c’è chi si sente intellettualmente superiore a Pacifici. Ma che assurdità...».

 
Leone Paserman, Riccardo Pacifici

In quanto alla «vicinanza» con l’area Berlusconi? «Pacifici ha rapporti solo istituzionali. Infatti ha ricevuto la visita anche di Emma Bonino. E poi, vogliamo dirlo? Il governo Berlusconi è molto più sensibile alle ragioni di Israele dei governi Prodi-D’Alema. E tutto questo nell’ambiente ebraico ha la sua indubbia influenza...».

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