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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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L'attualità di Kafka 20/02/2010
"Qualcuno doveva aver diffamato Josef K., perché, senza che avesse fatto nulla di male, una mattina venne arrestato."
- "La lettura del Processo, libro saturo d'infelicità e di poesia, lascia mutati: più tristi e più consapevoli di prima. Dunque è così, è questo il destino umano, si può essere perseguitati e puniti per una colpa non commessa, ignota, che  'il tribunale' non ci rivelerà mai; e tuttavia, di questa colpa si può portare vergogna, fino alla morte e forse anche oltre. Ora, tradurre è più che leggere: da questa traduzione sono uscito come da una malattia. Tradurre è seguire al microscopio il tessuto del libro: penetrarvi, restare invischiati e coinvolti. Ci si fa carico di questo mondo stravolto, dove tutte le attese logiche vanno deluse. Si viaggia con Josef K. per meandri bui, per vie tortuose che non conducono mai dove ti aspetteresti." (dalla postfazione di Primo Levi a "Il Processo" di Franz Kafka, Scrittori tradotti da Scrittori, ed.Einaudi 1983).
Per la sua "Cartolina" del 15 febbraio 2010 ("Se Israele sostiene di essere innocente, perché non si fa processare?"), è stato opportuno che il professor Volli citasse l'incipit dal "Processo" di F.Kafka. La frase è paradigmatica: il protagonista, Josef K. rappresenta l'Ebreo e oggi Israele..."dove ricompare un travolgente enigma metafisico: il destino di Israele" (Guido Ceronetti in "Intervista a Giulio Meotti, La Stampa dd.17/12/09). Davanti alla Storia degli Ebrei c'è da rimanere attoniti e si rimane sgomenti dinanzi alla volontà di far scomparire la loro Civiltà: brutalmente ricorrendo anche all'arma atomica o più subdolamente ricorrendo ad una pletora di giudici "sub partes" (sic). Ma di "volonterosi carnefici" se ne possono scorgere molti sulla piazza mondiale: da sanguinari dittatori psicopatici, ma di nafta dotati,  a incravattati funzionari di Eurabia, da Sinistri a Destri cagliati da Pax C. Ma su tutto e su tutti imperversa uno strano e melmoso collante, una miscela di ignoranza, invidia e conformismo, che qualcuno sostiene, a ragione, sia molto peggiore della cattiveria. E i fatti, mediati da "equanimi" giornalisti o da Alti (o più modesti) Prevosti, portano ad equivalere Gaza con Auschwitz: una carognata proprio degna di chi  sostiene l'infame equazione.
Bruno Basso

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