Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Come anche voi anch'io trovo il testo di Buber oscillante tra il favolistico e l'eccessiva complicatezza di un testo talmudico, per cui anche la mia comprensione ne risente. Non essendo ahime un ebreo ma di "origini" cattoliche sento come preponderante il rapporto tra il bene e il male come conflittuale per la vittoria finale del bene. Come psicologo junghiano penso che la questione debba essere ricondotta nei termini dell'elaborazione della lotta e del suo superamento in termini di proficuo confronto dialettico. Il bene e il male sono complementari a vicenda e qindi non possono avere una connotazione moralistica come nel cristianesimo. Così come non lo può avere il giorno e la notte. Della notte che ci sembra fredda buia e paurosa ce ne facciamo una ragione e trascendiamo; poi, dopo aver trasceso scopriamo che essa oltre alla funzione del riposo umano è il regno della non azione e di un certo pensiero, onirico, deputato alla manifestazione dell'inconscio che certamente al più solare IO desta sempre un certo turbamento. Che si comprenda la funzione dell'inconscio notturno non può che fare bene all'Io. La lotta di Gog e Magog, il rapporto tra il veggente di Lublino e il suo allievo prescelto mi fa pensare anche al difficile e complementare rapporto tra Freud e Jung. Su tutti credo che aleggi lo spirito di Nietzsche: al di là del bene e del male. Se mai la lotta portasse il bene alla vittoria assoluta credo bisognerebbe osservare bene se Satana non abbia pensato bene di cambiare forma.