Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Scrivo per esporre una mia riflessione su un tema storico poco dibattuto, ma attuale, soprattutto se si vuol comprendere a fondo quel tragico pezzo di storia che ha prodotto gli orrori della shoà. Io insegno in una scuola media e, in occasione del giorno della Memoria, alcuni miei allievi hanno affermato che di fatto l'unico vero colpevole dell'Olocausto era Hitler, mentre il suo alleato Mussolini sarebbe stato all'oscuro di ciò che avveniva all'interno dei campi di sterminio. Tale opinione non cade a vuoto:in realtà esiste un pregiudizio radicato che tende a vedere in Mussolini una figura non troppo malvagia, alleato ad Hitler per convenienza ma assai diverso per opinioni e cultura. Niente di più falso: sono stati recentemente scoperti dei diari segreti che riportano delle frasi terribili pronunciate dal Duce, in cui affermerebbe che gli ebrei sono " i nemici della nazione italiana" e vanno "preventivamente sterminati"; tali frasi sarebbero state pronunciate nel 1937, quindi prima che l'idea nazista della "soluzione finale" prendesse corpo in maniera definitiva. Mussolini affermerebbe inoltre che egli non avrebbero imparato il razzismo dal Fuhrer, perchè per lui la difesa della "razza" è sempre stata una priorità.Queste testimonianze storiche devono far riflettere, perchè purtroppo c'è ancora chi, in Italia, si proclama più o meno nostalgico del Ventennio o vede comunque aspetti positivi in un periodo storico di cui, oggettivamente, è opportuno solo provare grande vergogna.