Cari amici,
Liliana Picciotto dice una cosa che al compilatore dell' "Atlante ebraico" era forse sconosciuta: l'esistenza del campo di sterminio a San Sabba, rione periferico di Trieste, a due passi dallo stadio comunale (oggi Stadio "Grezar").

Infatti se si va alla pagina dell'atlante che localizza i vari campi di sterminio, si nota che a Trieste non ce ne è indicato nessuno.

Che l'autore sia un po' negazionista? O è forse parente dello spione ebreo che per il modico importo di lire 5.000 (di allora) per cranio, segnalava ai tedeschi la presenza di ebrei? Così lo spione arrotondava lo stipendio di sarto, sempre alle dipendenze degli gnocchi.

Ai quali comunque doveva fare abbastanza schifo, se lo freddarono con un colpo di rivoltella alla nuca, prima di andarsene, il 20 aprile 1945.

Saluti

Dario