Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Peter Manseau, Ballata per la figlia del macellaio 25/01/2010
Ballata per la figlia del macellaio Peter Manseau Traduzione di G. Bottali e S. Levantini Fazi Euro 19,50
Il figlio di una suora e di un prete che hanno lasciato i voti ha scritto un romanzo ebraico che ha vinto l’ultimo National Jewish Book Award! Ballata per la figlia di un macellaio è un fuoco d’artificio di storie parallele: un ragazzo cattolico infatti, tacendo la sua religione, lavora in un archivio ebraico (come ha fatto davvero Peter Manseau), si innamora dell’yiddish, di una ebrea neo-ortodossa, e si imbatte nel diario (22 volumi) dell’ultimo poeta yiddish esistente che traduce. Il racconto del vecchio Itsik Malpesh, che si alterna alle altrettanto capriolesche “note del traduttore”, è esso stesso la storia di un ragazzo perso d’amore per lettere e libri: nato a Kishinev durante il pogrom del 1903, salvato da una bimba di 4 anni che inseguirà come fosse il destino (anche se lei farà l’alyah in Israele), Itsik nel banco di scuola scopre, oltre a Bibbia e a Talmud, la letteratura degli altri (ma di nascosto), dei grandi russi (cristiani), una conoscenza che, per vie traverse e paurose, lo porterà ad andare in America. Un’ode mirabolante a un linguaggio scomparso, al potere delle parole, alla possibilità di cambiare.