Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Gentile sig. Zavattaro, a margine del suo servizio Tg1 di stamattina ore 8 sulla visita del Papa alla Sinagoga lei dice, fra l'altro: "(...) Infine la preghiera sotto la scritta in memoria di Stefano Tachè, vittima di un attentato nel 1982...". Eh, no.... sig. Zavattaro. Capisco la necessità dei tempi ristretti dei Tg, ma qui ci mancava proprio un chiarimento (anche perché la memoria NON aiuta il cittadino il quale poteva benissimo chiedersi: ma chi sarà stato? Le Brigate rosse??? o quelle nere??? O Bin Laden???, che però era ancora di là a venire...)... per cui non avrebbe stonato un "Stefano Taché massacrato da mani palestinesi per odio antisemita diffuso, ai tempi, in modo massiccio da più parti anche in seno alla società italiana". Mi scusi per l'osservazione, ma "quei tempi" ME LI RICORDO MOLTO BENE. Non che oggi siano spariti, questi antisemiti ricorrenti nella Storia, ma - in quegli anni - un "valido sostegno alla causa" fu dato da molti mass-media, dalla Triplice sindacale e dai notiziari di molti giornalisti di Mamma Rai (ma NON SOLO...) di cui le posso fornire nomi e cognomi... Meno male che, in seguito, almeno nella sua azienda, è apparsa all'orizzonte una persona seria, onesta e obbiettiva come Claudio PAGLIARA che, in questi anni, ha ridato "dignità", con i suoi servizi dal Medio Oriente, all'azienda per la quale entrambi lavorate, ripescandola dal fango in cui, per troppo tempo, era vergognosamente sprofondata, sic! Non me ne voglia... Cordialmente Edoardo Brambilla - Milano