sabato 17 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Responsabilità collettiva 05/01/2010

Il sostenere che un'intera nazione (la sua gente, la sua stampa, la sua guida politica, ecc.) provi (e dimostri di provare) fondamentalmente, solamente e costantemente "odio" nei confronti di Israele (o di qualunque altra nazione) a me pare sinceramente eccessivo, che non stia letteralmente in piedi e che semmai rappresenti proprio esso un sintomo di "odio" verso la nazione accusata. E' un fatto oggettivo e innegabile che siano esistiti ed esistano più o meno in tutto il mondo manifestazioni variamente tragiche di odio razziale e di odio religioso, rivolte spessissimo proprio nei confronti e in danno degli israeliti. E' altrettanto noto a tutti noi che lo stesso genere di manifestazioni caratterizzi di più - per motivi storico-culturali e almeno in determinatre fasi storiche - certi popoli e meno altri. Ma io un odio nazionale, cioè un odio all'unisono di ogni cittadino in quanto tale e di ogni istituzione di una nazione, un odio generalizzato, innato, incarnito ed immutabile (nonostante apparenze ed ipocrisie) nei confronti di qualunque altra nazione non saprei proprio come immaginarmelo e come rappresentarlo, tanto meno come postularlo.

via e-mail

Pensiamoche si riferisca al testo di Erich Hoffer, pubblicato a capodanno. Ci sono affermazioni che non vanno prese alla lettera, per esempio quando si dice "terrorismo islamico" non si intende che tutti i musulmani sono terroristi. Così come quando si dice " l'odio verso Israele e l'America ", non va letto come un sentimento verso "tutti" gli israeliani e "tutti" gli americani. E' una constatazione che esiste, però, e come tale va presa. C'è però un fatto che non depone a favore del suo ragionamento, la Germania nazista. Anche l' ci sono stati dei resitenti anti nazisti, ma il giudizuio storico su quegli anni è categorico, l'intero popolo tedesco acclamò Hitler, come fecero peraltro anche gli austriaci. L'ubriacatura nazista li travolse, ne furono indiscutibilmente corresponsabili. E' vero che la responsabilitùà è sempre individuale, ma nel caso del nazismo fu collettiva.
IC redazione


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT