Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
ho visto che non avete commentato questo articolo in cui si illustra la questione sollevata da Yaakov Neeman, ministro del Likud, del governo di Netanyau che intende promuovere la sostituzione della legge religiosa con quella politica nello stato di Israele. Alcuni anni fa Vi avevo scritto dicendoVi che la negativa influenza della ideologia religiosa in Israele aveva permeato anche formazioni politiche come Agudat o comunque di sufficiente impostazione laica. Mi rispondeste rimproverandomi di imprecisione e dicendomi che queste idee le propagandava Naturei Karta non Agudat. Purtropo il tempo ha dato ragione a me e torto a Voi: queste idee sono sostenute anche da ministri del Likud, altro che naturei Karta o il rabbino che bacia Amadinejad. Per mia formazione sono laico, antireligioso e razionalista: considero che la religione finisca sempre e comunque per offuscare la Ragione o subordinarla ed in tale senso, esattamente come il filosofo neokantiano Ermanno Cohen, che ha scritto "La religione della Ragione dalle fonti dell'ebraismo", sono religioso anch'io, ma il mio Dio è la Ragione l'intelligenza, il Dio di Einstein, non il Dio di di Lubavitch o del gaon di Vilna. Una legge è valida non per la fonte che la regola, ma per gli effetti sociali oggettivi che determina: la Legge Scelba del 1952 è valida perchè disciplinò e punì l'apologia di fascismo in tutte le sue manifestazioni; la legge n. 1728 del 17 novembre 1938 è una legge infame perchè discriminò e rovinò persone senza colpa per il solo fatto che portavano cognomi giudicati di origine ebraica da un comitato giuridico di lazzeroni e ignoranti. L'ideologia ebraica attuale che sostenga la revisione normativa positiva del diritto dello stato di Israele in senso religioso, riproduce e scimmiotta l'islamizzazione dello stato quale in effetti postulata dai talebani e dagli integralisti, in ciò abilmente imitati dagli ortodossi sostenitori della fine dello stato laico e della riforma religiosa. Fate sapere a tutti coloro che ogni giorno si dano appuntamento su Informazione Corretta che questo sito è dalla parte della Ragione e contro il ministro Neeman e date il Vostro contributo ad ottenere attenzione dal premier Bibi affinchè almeno al'interno del Likud queste manifestazioni vengano vietate e sanzionate. Altrimenti non vale la pena lottare e lavorare ogni giorno per la reputazione e la salvezza di Israele, se a sfruttare questo lavoro finiscano per essere ideologi islamici muniti di cittadinanza israeliana, cioè "professori di diritto ebraico" come Shlomo Sand o Ariel Toaff. Saluti Bacchi=
Siamo d'accordo con lei al 100%, non è una semplice affermazione, è informazione correta che lo certifica. E' vero che non entriamo volentieri in questioni religiose, e l'abbiamo chiarito diverse volte, è un terreno che rischierebbe di stravolgere le finalità di IC. Islam, cristianesimo, ebraismo, preferiamo considerarli fatti privati, a meno che non si sovrappongano con lo Stato, come avviene per l'islam. Riceviamo molte lettere su temi religiosi, alcune ci rimproverano di non entrarvi, ma noi teniamo duro, IC è un sito laico, crediamo non occorra ribadirlo. E se in Israele c'è chi vuole spingere il pedale della religione, finchè resta una proposta ci va anche bene, in una democrazia tutti devono avere libertà di esprimersi. Ma quello che conta sono le leggi dello Stato approvate dalla Knesset. IC redazione