Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Angel Wagenstein , I cinque libri di Isacco Blumenfeld 07/12/2009
I cinque libri di Isacco Blumenfeld Angel Wagenstein Baldini Castaldi Dalai Euro 19
Radu Mihaileanu, il regista di Train de vie, ha detto: “Una cosa farebbe davvero imbestialire Hitler, vedere che siamo vivi e che il nostro umorismo non è stato cancellato dalla sua barbarie”. Puro spirito yiddish, lo stesso del bulgaro Angel Wagenstein, 87 anni, nel suo ultimo romanzo: una battuta dopo l’altra, poesia, personaggi geniali tracciati da quattro pennellate, per raccontare l’attraversamento acrobatico del Novecento di un ebreo est-europeo. Una serie di capriole di confini e nazionalità, dalla Grande Guerra (come soldato dell’impero austro-asburgico), su su lungo i pogrom e il Secondo conflitto mondiale (da polacco), la Shoah (quando, virtualmente cittadino del III Reich, perde la famiglia), il comunismo (ormai quasi sovietico) e dei suoi gulag. Del resto ogni ebreo ashkenazi di allora può narrare una vita paradossale, se è sopravvissuto. Isacco, il protagonista, alla fine, solo, sceglie Vienna. E’ anziano. Quando va a letto pensa al vecchio Shtetl, al postino Awramczyk, a rabbi Bendavid, rivede i figli ballare il Kazacok, e con l’amata Sara vola sul suo paesino, proprio come in una tela di Marc chagall.