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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Partendo da Heydrich in poi.. 10/11/2009
Heydrich deve essere studiato da ogni studioso del razzismo e della sua codificazione giuridica in quanto costituisce un caso di rilevante interesse. La creazione dell'Interpol è  idea sua e la sua organizzazione informativa del SD resta ancora oggi di rilevante interesse organizzativo. Nella grosserwansee fu l'unico a proporre un piano di deportazione di massa della comunità  ebraica tedesca in Mdagascar e in questo modo sarebbe stato evitato l'olocausto voluto invece fermamente da Hitler e Himmler. L'attentato del 6 giugno 1942 in cui i due patrioti ceki addestrati dall'intelligence service lo ammazzarono fu probabilmente un errore, perchè  se Heydrich fosse sopravvissuto, con i primi rovesci militari dell'Est, lo avrebbe ammazzato lui Hitler perchè  nella sua logica del potere l'eliminazione di un imbecille al momento in cui la sorte volgeva contro, era una necessità  ineludibile. Il suo rapporto con Himmler fu sempre difficile e non è  arduo immaginare che la prima vittima di un complotto antihitlertiano sarebbe stata proprio l'ex pollivendolo fattosi reichsfuhrer delle SS. A differenza di Kalterbrunner, Muller, Frank e altri boia Heydrich fu l'unico a considerare la grosserwansee un progetto concepito da idioti e da eseguire perchè  evitarlo era impossibile. Ma, ripeto, lo studio approfondito del personaggio e della sua logica ordinale della organizzazione di polizia colpisce per la pur residua traccia di intelligenza che può scorgersi in un panorama di ignoranza sanguinaria e nient'altro. Forse bisognava eliminarlo a fine conflito, dopo che con l'apparato di polizia di cui disponeva avrebbe potuto riuscire dove non era riuscito von Stauffenberg. Esistono tracce mnestiche di ufficiali tedeschi antinazisti di stanza in Boemia quando Heydrich ne era gauleiter, che riferirono negli anni sessanta quanto ricorrente fossero le sue conversazioni critiche su Himmler e la necessità  per la sorte del reich di eliminarlo inevitabilmente. Molte volte il Male, rappresentato da uomini come Heydrich, bisogna usarlo come antidoto a sè stesso o meglio lasciarlo operare perchè operi contro un male maggiore e poi evidentemente buttarlo via e giustiziarlo. Quello che conta è¨ che il dodecalogo di Ugo Volli pubblicato nei giorni scorsi circa i canoni del'identità  ebraica va integrato con due regole ulteriori: 1) l'antifascismo è  la forma indeclinabile dell'ebraismo, non la pratica religiosa 2) il mito della superintelligenza ebraica non è¨ un mito. Due regole che nell'esame storico del gruppenfuhrer Reynardt Heydrich sono utili a dimostrare che la superintelligenza è  adattiva anche sul male fino a prevederlo e sfruttarlo e che l'intelligenza ebraica o è  antifascista laica e guerriera o floppa nella tiritera devozionale religiosa fino a perdervisi.

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