Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
De Magistris, dal tribunale al parlamento europeo 02/11/2009
E-mail inviata all'On.Luigi De Magistris dopo il suo articolo sull'Unità di ieri:
Egregio Onorevole, apprendo, dalla lettura del suo articolo, che lei, nel Parlamento europeo, fa parte della delegazione estera che si occupa del medio oriente. Ma dalle sue parole mi rendo pure conto che lei, fino a pochi mesi fa impegnato nelle aule dei tribunali, non deve avere ancora perfettamente chiara quella che è la realtà di quell'area geografica dilaniata da tanti conflitti. Dico questo dopo aver letto: "Non può esserci stabilità nell¹intero medio oriente Iran, Iraq ed Afghanistan compresi - se non si riconosce ai palestinesi il loro sacrosanto diritto ad avere un proprio Stato". Vede, onorevole, i problemi che dilaniano l'Iran, dal giorno della salita al potere di Khomeini, come quelli che ci sono in Iraq, sconvolto dalla spaventosa dittatura di Saddam Hussein, o in Afghanistan, dove non esiste libertà alcuna, per nessuno, da lunghissimi anni, nulla hanno a che vedere col conflitto palestinese. Se lei li mette insieme, mi consenta, commette un gravissimo errore di politica internazionale. Ed inoltre sappia che i governanti israeliani sono i primi ad essere convinti del "sacrosanto diritto" dei palestinesi ad avere un loro stato. Purtroppo non lo sono altrettanto i palestinesi circa l'identico, sacrosanto diritto degli ebrei. Convengo poi con lei che in Palestina (ma non dica, come fa lei, "in Cisgiordania, e a Gaza in particolare": infatti Gaza non fa parte della Cisgiordania) bisogna "salvaguardare i diritti umani"; ma è davvero sicuro che, se questo non avviene, le colpe siano davvero di Israele? Lei abilmente non lo dice, ma lo fa credere ai suoi lettori. E ancora convengo con lei che "bisogna far cessare l'odio e accrescere il rispetto, la pace e l'amore tra i due popoli"; ma le chiedo: ha mai visto quello che trasmettono, ogni giorno, le televisioni palestinesi, di Fatah come di Hamas? O ha mai letto le parole dei loro capi politici? Evidentemente no, altrimenti non potrebbe scrivere quello che ha scritto. Ha ragione a preoccuparsi di "scongiurare l'ulteriore morte di bambini e cittadini innocenti", ma avrei voluto leggere, scritto da lei, "delle due popolazioni in guerra". I traumi dei civili, bambini compresi, che vivono a Sderot e dintorni, non sono da meno di quelli dei cittadini di Gaza. Onorevole, io sono pronto ad illustrarle tante verità che, evidentemente, non le sono mai state chiarite dalle sue letture e dalle sue conversazioni, se me ne vorrà dare l'occasione. Sono perfino pronto ad accompagnarla in quelle terre dove non potrà non rendersi conto di persona che la realtà è molto più complessa di quella che lei descrive. Addirittura, si tranquillizzi, cibo e medicine sono abbondanti, ma se non sono a tutti distribuiti, non è per le ragioni che lei crede. Prima di potersi esprimere o, ancor più, occupare, con incarichi pubblici, di un problema, qualsiasi esso sia, bisogna avere una conoscenza completa dei fatti. Come uomo di diritto non potrà non essere d'accordo con me. Infine, mi permetta ancora un'osservazione ulteriore: con "il leader libico Gheddafi", da lei considerato "dittatorello", ma che sarebbe meglio definire dittatore, i primi a immaginare quegli accordi, poi siglati da Berlusconi, che lei oggi condanna (e li condanno anch'io), sono proprio stati Prodi e D'Alema, che certo non le devono essere tanto indigesti come Berlusconi. Ma questo lei, non potendo ignorarlo, lo ha volutamente dimenticato. Le sembra corretta questa dimenticanza? Distinti saluti