Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Una proposta di legge per vietare il niqab e il burqa in Italia Cronaca di Alessandra Arachi
Testata: Corriere della Sera Data: 07 ottobre 2009 Pagina: 23 Autore: Alessandra Arachi Titolo: «La Lega: carcere e multe anti burqa»
Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 07/10/2009, a pag. 23, l'articolo di Alessandra Arachi dal titolo " La Lega: carcere e multe anti burqa ".
Niqab
ROMA — La proposta di legge della Lega non lascia spazio ad equivoci e spalanca le porte alle polemiche: vietare l’uso del burqa in Italia.Tout court. Dovesse passare questa legge si rischierebbe addirittura il carcere da uno a due anni e multe da mille a duemila euro. Quelli del Carroccio l’hanno presentata alla Camera con un intento preciso, ovvero modificare la legge Reale del 1975 in tema di ordine pubblico, lì dove si vieta di utilizzare caschi o qualsiasi altro indumento che impedisca il riconoscimento della persona senza un giustificato motivo. La modifica proposta dalla Lega? «Togliere quel 'giustificato motivo' e fare chiarezza », spiega Roberto Cota, capogruppo a Montecitorio. Poi aggiunge: «Non siamo razzisti, non abbiamo niente contro i musulmani, ma la legge deve essere uguale per tutti». E Carolina Lussana rilancia: «Quel giustificato motivo negli anni è stato fonte di molti contenziosi fra sindaci e prefetti. E noi non abbiamo dubbi: fra la tutela della libertà religiosa e la tutela della sicurezza dei cittadini per noi la priorità è la sicurezza». La reazione dell’opposizione è stata compatta. O quasi. Perché da un lato si leva la voce di Donatella Ferranti, capogruppo Pd in commissione giustizia, che sostiene l’incostituzionalità di una simile legge ». E alla sua si accosta anche quella di Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera: «Impedire esplicitamente l’uso di simboli religiosi potrebbe essere incostituzionale ». Dall’altra parte, però, è chiara la voce di Emma Bonino: «E’ da tempo immemorabile che sostengo che indossare il burqa o il niqab integrale in pubblico viola non solo leggi sulla sicurezza, ma soprattutto un concetto base della democrazia e dello stato di diritto ». Netta pure quella di Debora Serracchiani, del Pd: «La proposta della Lega è sicuramente strumentale, ma tocca un problema vero. I dubbi sull’uso del burqa sono condivisi da moltissimi italiani». Plauso all’iniziativa della Lega arriva in coro dal Pdl. Primo dalle parole di Daniele Capezzone, portavoce del gruppo: «Possibile che a sinistra non si rendano conto che il burqa è il simbolo e il marchio dell’oppressione odiosa e inaccettabile subita da tante donne?». Subito dopo si accoda Beatrice Lorenzin, giovane deputata del Pd: «Ci ha pensato l’imam del Cairo Mohammad Tantawi a ridare dignità a migliaia di donne che sono state costrette ad indossare il burqa». E Mario Borghezio, che per la Lega è eurodeputato, taglia corto: «Cosa aspetta l’Europa a vietare l’uso del velo integrale, imposto con la forza alle donne musulmane che vivono nei Paesi dell’Unione europea?».
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