Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Hugh Nissenson, Rallegrati di queste cose al crepuscolo 05/10/2009
Rallegrati di queste cose al crepuscolo Hugh Nissenson Cargo Euro 17,50
New York, 1° agosto 2001, ordinaria agiatezza e primi timori di una coppia di newyorker ebrei alle soglie della vecchiaia. Ultimi bagliori di esistenza prima del crepuscolo, e dell’11 settembre. Artie Rubin, 67 anni, autore di libri illustrati ispirati alle antiche mitologie (lavora a un libro sui miti norreni), gestisce i suoi problemi di salute, ama la moglie, s’interroga sulle notizie della infinita guerra tra Israele e i palestinesi e sente il richiamo della religione dei Padri. Johanna, broker capace, ama Auden e Willa Cather, l’ultimo movimento della sinfonia Waldstein, il rondò, ha sempre una melodia che le gira per la testa e pensa che il marito provi ancora soggezione per il padre bigotto morto. Con qualche aiuto per lui, cercano ancora il piacere insieme e godono dell’affetto reciproco. Intorno a loro, le due facce della vita: la figlia Lesile li informa che aspetta un figlio, per la gioia di Johanna e i segreti interrogativi di Artie, e si contano i primi morti tra amici e conoscenti, si aggiorna il bollettino medico, dove ricorrono molti termini temuti ed esorcizzati. Tutto per una narrazione che alterna con cadenza serrata pagine del diario di Artie, e-mail tra lui e gli amici, brani di conversazione, pensieri dei personaggi: una scelta felice, che ben corrisponde al vero talento di Nissenson. Il tema principale è la montante ansia religiosa di Artie, acuita dalla scoperta della malattia della moglie. Tra i figuranti di contorno spicca Sutton Pendleton, giovane cognato di Lesile, cattolico praticante, un amore finito nel modo peggiore e qualche problema con l’alcol: è il protagonista di una storia parallela, che trova il suo punto di snodo l’11/9. Il giorno maledetto lascerà tutti sgomenti, ma l’effetto sarà opposto per giovani e vecchi. Un romanzo di grande tenuta stilistica, cronaca concisa e insieme risonante di un mondo che scompare, e degli interrogativi che ha lasciato agli eredi, per ora sordi.