Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
------Messaggio inoltrato Da: Segre Fast Web Data: Thu, 17 Sep 2009 18:49:16 +0200 A: "lettere@unita.it" <lettere@unita.it> Conversazione: Per la Direttrice Oggetto: FW: Per la Direttrice
Egregia Direttrice, scrive oggi su l'Unità Umberto de Giovannangeli, per presentare l'avvocato Richard Goldstone, co-autore del vergognoso rapporto dell'ONU sulla guerra di Gaza: "ex procuratore del Tribunale internazionale per la ex Jugoslavia e il Ruanda". In tal modo,inconsapevolmente, il giornalista ha spiegato come stanno in realtà le cose, ed ora io glie ne do la chiave di lettura. Fin nel gennaio del 94, prima quindi dell'inizio del genocidio del Ruanda, il generale canadese responsabile di quell'area preannunciò nei suoi rapporti che si stava organizzando un vero genocidio; e che si tratti di ciò lo dimostrano tutte le cifre ufficiali, che per alcuni giorni di quel lontano 94 parlano di 20.000 tutsi uccisi ogni giorno, con l'80% delle vittime concentrate nelle prime due settimane del massacro. Che poi il massacro, anzi, genocidio, fosse stato ben organizzato, è dimostrato anche dal materiale acquistato in precedenza dal governo ruandese per poterlo perpetrare, e da tanti altri fatti ben documentati. Ma nei documenti ufficiali non si parla mai di genocidio, né di crimini contro l'umanità, per non obbligare i vari paesi occidentali ad intervenire in forze. Per di più, anche in Ruanda, come già aveva fatto con Nasser, l'ONU, a semplice richiesta del dittatore locale, allontanò le sue truppe. Con Nasser per rendere possibile l'attacco ad Israele, con il Ruanda per rendere possibile il genocidio. Questo avvocato Goldstone si è occupato anche della ex Jugoslavia, ci spiega de Giovannangeli. E qui il discorso è simile, anche se rovesciato. Gli occidentali avevano deciso di intervenire, ed allora si doveva parlare di genocidio, per giustificare l'intervento in forze. Peccato che genocidio, nella ex Jugoslavia, proprio non ci fu. Evidentemente de Giovannangeli non conosce quello che è stato reso pubblico dagli studiosi delle grandi tragedie del secolo scorso. Gliene cito uno di questi, Georges Bensoussan, che di queste tragedie è uno dei massimi esperti. Provi de Giovannangeli a intervistarlo, e ne verrà fuori un quadro un po' diverso da quello illustrato da Goldstone, e che lui ha riportato ai vostri lettori. E verrà anche ben inquadrato l'avvocato Goldstone.