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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
02.09.2009 La terza narice di Renato Nicolini soffia ancora per Farouk Hosni
Gli risponde per le rime Pierluigi Battista

Testata: Corriere della Sera
Data: 02 settembre 2009
Pagina: 41
Autore: Renato Nicolini - Pierluigi Battista
Titolo: «La candidatura di Farouk Hosni»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 02/09/2009, a pag. 41, la lettera di Renato Nicolini a Pierluigi Battista dal titolo " La candidatura di Farouk Hosni " . Ecco la lettera, seguita dalla risposta di Pierluigi Battista: 

Pierluigi Battista (chiedendo di dissociarsi, chissà perché, al solo «maestro Zeffirelli») ha suonato le campane contro la candidatura alla direzione dell’Unesco dell’«antisemita» Farouk Hosni, ministro egiziano della cultura, «che vorrebbe incenerire i libri di Yehoshua, Amos Oz e David Grossman» ( Corriere della Sera , 31 agosto). Poiché amo i libri di Yehoshua, Oz e Grossman, ma conosco e stimo Farouk Hosni dal tempo in cui a Roma lui dirigeva l’Accademia d’Egitto e io ne ero assessore alla cultura (1976-85), innanzi tutto mi sono domandato se l’Hosni di Battista e il mio fossero la stessa persona. Ho poi appurato che, anziché boicottare il Museo della cultura e dell’arte ebraica in Egitto il Ministro Farouk Hosni ne è il promotore, e che la sua frase sui libri «da incenerire» era una battuta (non troppo felice, ma può capitare) in risposta a un deputato fondamentalista egiziano che affermava l’esistenza di «libri israeliani che insultavano l’Islam nelle biblioteche pubbliche egiziane».
Erano quei libri, «che peraltro non c’erano» (non certo Yehoshua, Grossman e Oz) che Hosni avrebbe retoricamente «incenerito…». Resta da domandarsi perché Pierluigi Battista abbia suonato le campane contro un candidato dell’Islam moderato, verso cui Israele non pone nessun veto e che può aiutare concretamente a diminuire le tensioni tra mondo arabo e Israele… E questo quando Gheddafi chiede la
chiusura delle ambasciate israeliane in Africa… Mi aspetto che per coerenza Battista chieda con uguale veemenza a Frattini e Berlusconi di ritirare le frecce tricolori dai cieli della Libia.

 Renato Nicolini ,
Roma

Renato Nicolini ignora (o, peggio, finge di ignorare) che le «infelici» battute antisemite del signor Hosni si contano a decine. Anche Zeffirelli lo ignorava e appena ne è stato informato ha ritirato la sua firma. Libero Nicolini di appoggiare la candidatura di un sodale di Roger Garaudy, che considera Auschwitz «una menzogna».


 Pierluigi Battista

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