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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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ANSA - Il Manifesto Rassegna Stampa
25.08.2009 Hamas impone il velo nelle scuole anche alle studentesse non islamiche
Solo Ansa e quotidiano trinariciuto ritengono che la responsabilità sia dei presidi

Testata:ANSA - Il Manifesto
Autore: La redazione dell'Ansa - La redazione del Manifesto
Titolo: «Gaza: vestiti islamici per alunne - In classe si entra con velo e tunica - The jilbab or expulsion»

Riportiamo il lancio ANSA dal titolo " Gaza: vestiti islamici per alunne ".
Dal MANIFESTO, a pag. 8, l'articolo dal titolo " In classe si entra con velo e tunica" e dal JERUSALEM POST, l'articolo di Khaled Abu Toameh dal titolo " The jilbab or expulsion ".

Contrariamente a quanto sostiene la redazione dell'ANSA, la decisione di imporre il velo anche a studentesse non musulmane viene da Hamas, che ha il controllo della Striscia di Gaza. La notizia è riportata correttamente nell'articolo di Khaled Abu Toameh.
La cosa confortante è che, nel panorama dei quotidiani italiani, l'unico ad aver preso sul serio la bufala dell'ANSA è stato il MANIFESTO. Ecco gli articoli:

 
Ragazza cristiana respinta da classe perche' senza hijab
(ANSA) - GAZA, 24 AGO - Con la riapertura delle scuole, le ragazze di Gaza hanno scoperto che non saranno ammesse in classe se abbigliate in stile occidentale. Chi si presentasse in jeans, verrebbe invitata a tornare a casa e ad indossare un 'jilbab' (tunica) di colore azzurro e un 'hijab' (velo) bianco oppure azzurro. Il provvedimento non e' stato deciso dall'esecutivo di Hamas ma e' stato preso su iniziativa dei presidi di alcuni licei. Ieri una ragazza cristiana che non indossava il 'hijab' e' stata respinta.

Il MANIFESTO - " In classe si entra con velo e tunica "

Sarà un anno scolastico complicato per i ragazzi di Gaza. Il rigido blocco israeliano ha limitato al minimo l’ingresso nella Striscia di carta, libri, quaderni e altri materiali per le scuole, non poche delle quali portano ancora i segni lasciati dall’offensiva «Piombo fuso» dello scorso gennaio. Molte ragazze dovranno però fare i conti anche con le imposizioni di alcuni presidi e direttori di scuole, evidentemente impegnati nell’islamizzazione di Gaza, che dal giugno 2007 è sotto il controllo di Hamas. Con la riapertura delle scuole dopo le vacanze estive, le studentesse di Gaza hanno appreso che non saranno ammesse in classe se abbigliate in jeans e altri abiti non in linea con la tradizione islamica. Le ragazze vengono invitate ad indossare un «jilbab» (tunica) di colore azzurro oltre, naturalmente, all’«hijab», il velo già portato da tutte le donne a Gaza (ad eccezione delle occidentali). Un portavoce del ministero dell'istruzione si è affrettato a chiarire che il provvedimento non è stato deciso dal governo di Hamas ma è frutto di iniziative individuali, pertanto se le studentesse volessero continuare ad indossare i loro jeans potranno farlo senza alcun problema. Saranno inoltre garantiti i diritti della minoranza palestinese cristiana (circa 3mila persone). Non pochi però sospettano che dietro questa novità ci sia comunque Hamas che, anche allo scopo di contrastare la crescita dei gruppi salafiti (come quello dell’«emiro» Abdelbaset Musa, annientato nelle scorse settimane a Rafah), starebbe imponendo una graduale islamizzazione nella Striscia di Gaza evitando allo stesso tempo di imporre la sharia come unica legge. All’inizio dell’estate peraltro era stato istituito un reparto speciale della polizia con l’incarico di difendere in spiaggia «la pubblica moralità».

JERUSALEM POST - Khaled Abu Toameh : " The jilbab or expulsion "

Hamas has instructed schoolgirls in the Gaza Strip to wear the jilbab (Islamic long-sleeved dress) and head scarves or face being expelled from school. The movement has also banned girls from wearing jeans at school. The latest order follows a similar directive that was issued earlier this month by a local judge requiring all female lawyers who appear in the Gaza Strip's courts to wear the hijab (Islamic head scarf). The cases are seen in the context of Hamas's efforts to enforce strict Islamic laws throughout the Strip. Until a few years ago, many Gazan schools endorsed jeans or trousers as an official uniform for girls. But since Hamas seized full control of the Gaza Strip in June 2007, schools have come under intense pressure to force girls to dress in accordance with Islamic rules. A source in the Hamas-controlled Education Ministry said that his ministry's policy was to allow each school administration to decide on the type of clothes students should wear. According to the source, the ministry decided this year to exempt all students from wearing school uniforms due to the financial crisis in the Gaza Strip. "Headmasters and headmistresses have been given a green light to decide on what type of clothes the students should wear," the source said. "In many schools, the administrations, in coordination with the families, decided to impose hijabs and jilbabs on girls." A veteran journalist in the Gaza Strip said that most girls who returned to
schools that reopened on Sunday were seen dressed in traditional Islamic clothes. He noted, for instance, that at the Maghazi Girls Secondary School in the center of the Gaza Strip, "about 95 percent" of the girls showed up wearing jilbabs. "The few who came to school wearing jeans were warned that they would be expelled if they did not wear jilbabs," the journalist told The Jerusalem Post. The new academic year officially began in Gaza on Sunday, as more than 250,000 pupils headed to 383 government-run schools. Another 200,000 youngsters went to schools run by the United Nations Relief and Works Agency. The academic year in the West Bank is scheduled to begin next week. Palestinian Authority officials in Ramallah said the Hamas government had refused to coordinate the opening of the new academic year with the Education Ministry belonging to the government of Prime Minister Salaam Fayad.

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