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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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A me ha fatto davvero riflettere quanto il Papa ha detto sul nazismo 11/08/2009
A chi potrà mai interessare in questo caldo agosto una riflessione su quanto ha detto il Papa su due dei nove milioni di persone sterminate nei lager dai nazifascisti?
A me ha fatto davvero riflettere quanto il Papa ha detto. Già il ricordo di due Santi, due cristiani su 6.000.000 di ebrei oltre agli altri milioni di zingari,omossesuali, testimoni di Geova... sterminati dai nazisti, che si arrivi a ricordarne due mi ha fatto davvero pensare.
Ma ieri mi hanno letteralmente sconvolto le parole con cui il Papa ha tratteggiato le cause, la responsabilità del nazismo, e la soluzione a questo Male Assoluto.
Quasi sembra che l'uomo si sia dimenticato di Dio e per questa sua "dimenticanza" siano partiti i carri bestiame con centinaia di migliaia di vecchi, giovani, donne, bambini... siano stati attizzati i forni crematori e sia cominciata una carneficina che è durata anni. Un po' troppo poco definirla dimenticanza di Dio. Ovvio che mi venga da chiedere al Papa dove fossero coloro che Dio non lo avevano dimenticato, che lo pregavano e si comunicavano e si confessavano. Inevitale, anche se ormai scontata, la domanda dove fosse il Suo illustre predecessore. Non ho trovato convincente nemmeno la dissertazione filosofica del Papa. Secondo me la cosa è davvero semplice, non c'è "perchè" che spieghi, che lenisca, che ripari... E non è coltivando la memoria di due Santi che si può chiedere a chi muore di Shoah un po' ogni giorno di girare pagina. Non si può neanche pretendere che ci si tuffi acriticamente nelle braccia di quel Dio che anche secondo il Papa aveva taciuto ad Auschwitz! 
Contemplo un solo modo per affrontare il dramma: ricerca, silenzio, lacrime e rispetto e amore per i pochi sopravvissuti.
Non se se Edith Stein, della quale conosco molto bene vita ed opere, avrebbe gradito questo riguardo che con la santità le è stato riservato. 
maria pia bernicchia
Verona

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