Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
ancora una volta questo patetico giornale comunista ormai illeggibile ha dimostrato la sua destrezza nella quotidiana lotta radical-chic contro Israele, nell'ambito della propaganda filo araba della sinistra italiana, sempre puntuale nell'ospitare polemisti di ogni rango ostili alle ragioni di Israele nella ormai secolare lotta per la sua sopravvivenza come Stato. Sul numero indicato, a pagina 101, ospita un vecchio affarista arabo (Al-Aswany, professore di qualche pataccamento universitario egiziano) il quale scrive testualmente: "L'occidentale non scoprirà mai che il vero messaggio dell'Islam è la libertà, la giustizia e l'uguaglianza e che è garantita la libertà di credo...e che la democrazia è essenziale per l'Islam, perchè un governante musulmano non può salire al potere senza il consenso dei musulmani. Dobbiamo salvare l'Islam da tutti i nonsensi le falsità e le idee retrograde che sono legate ad esso senza alcun fondamento........." E altra roba da matti. Segnalo alla redazione di I.C. il pezzo perchè ciarlatani come questo non possano farla franca in un ambito dialettico razionale come è il nostro di I.C. dove la gente che ragiona, non che farnetica, ha spazio per dire la sua.
Saluti Vitaliano Bachi
Grazie per la segnalazione. Di solito l'Espresso lo esaminiamo il lunedì, riporteremo l'articolo che lei ci ha segnalato. Comunque Espresso e Repubblica non la passano molto bene. Cordiali saluti, IC redazione