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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Bravo Pipes, ha ragione ! 15/06/2009
Finalmente una mente strategica e una idea realistica della situazione attuale e della crisi iraniana: il popolo ha scelto il suo hitler dimostrando in tal modo di approvare la sua politica ed il progetto di annientamento di Israele. Amadhinejad non è un dittatore solitario, è l'espressione dell'antisemitismo arabo nazista e sanguinario ed il suo popolo ne approva le scelte militari e atomiche tutte in chiave antisemita. La questione deve quindi essere riformulata: con questo o con altro leader, l'offensiva atomica iraniana sarà inevitabile e avverrà  sul piano militare non su quelo energetico: un paese che gallegia sul petrolio non ha bisogno di energia alternativa e quando le sue riserve saranno finite, sarà obsoleta anche l'energia atomica, sostituita da fonti alternative naturali inesauribili già  praticamente complete (idrogeno, solari, eoliche ecc.) Quindi la ricerca atomica serve alla politica di grande potenza militare contro Israele. Domandiamoci: che cosa sarebbe accaduto se Israele nel giugno 1981 non avesse bombardato il reattore nucleare di Saddam Hussein a Osirach? Dieci anni dopo, nel 1991, con la invasione del Kuwait e l'inizio del suo espansionismo miltare, se Saddam fosse stato in possesso della atomica, come avrebbe risposto all'intervento degli alleati per ripristinare lo stato di giustizia? Rispondano a questa domanda i nostri intellettuali radical-chic ingaggiati dalla sinistra internazionale e dalla montante destra filoislamica e antisemita da sempre. Come avrebbe reagito Saddam? Dopo questa risposta, confrontiamo la loro tesi con quella di Pipes e si vedrà  che non uno dei punti argomentati dall'autore americano cade con la retorica pacifista che accomuna ancora oggi tutti coloro che, in modo più o meno subdolo, hanno a cuore la distruzione dello stato di Israele, il trionfo islamico e la crisi perenne della comunità  ebraica nel mondo, crisi per la quale gran parte dell'industria mitteleuropera delle armi e dei sistemi compurterizzati ha lavorato e guadagnato somme enormi vendendo all'Islam la tecnologia necessaria per la distruzione dello stato d'Isralee. Dio lo benedica e chiami ognuno di noi, nel bisogno e secondo le nostre distinte abilità, a servirlo fino alla morte.

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