Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Finalmente ho capito cosa c'è che non va. A rivelarmelo è stata la tenda di Gheddafi a Villa Pamphili con le amazzoni e lui gli occhiali scuri che si affaccia dal balcone del Campidoglio. Mi sono detto: questo è puro "Totò lo Moko", ecco perché ti scappa da ridere anche di fronte a un pazzo demagogo come quello, anche quando fa il furbetto con lo shabbat ("se vuoi chiedermi un rimborso, ti ricevo quando non puoi, così fai comunque una figuraccia"), anche quando dice, proprio lui, che i terroristi sono gli americani (pre-Obama, è chiaro). Puro Totò. E invece no, non è Totò, è Fellini: "Lo sceicco bianco", sapete, "la storia di una coppia di sposini della provincia laziale in luna di miele a Roma. Wanda, la giovane moglie appassionata di fotoromanzi, approfitta del viaggio per incontrare lo Sceicco bianco (Alberto Sordi), idolo del suo fotoromanzo preferito." (riassunto di Wikipedia). E allora è tutto chiaro; il mio disagio, voglio dire. Perché Obama, che qualche giornalista americano, in perfetta sintonia con la migliore Eurabia, considera "un dio", viene certamente fuori da quella stirpe di ballerini di tip-tap, John W. Bubbles, Bill "Bojangles" Robinson, and Jimmy Slyde, (ottimismo, sorrisi a ventiquattro denti, belle meniere e tanto ritmo e agilità) che arrivano fino a "Ginger e Fred", ancora di Fellini: un'altra storia acida in cui lo show biz ha la meglio sui sogni. Ma non è così anche col nuovo "dio" della Casa Bianca? E ancora Il Partito Democratico non è la prova vivente di "Prova d'orchestra", la sinistra non continua a fare "Amarcord", con il vecchio Ingrao che dai muri invita ancora a "votare comunista"? E tutta la faccenda del paparazzo che riprende le peccaminosissime docce di belle donne in topless, non è pura "Dolce vita", con la Anitona ancora più prosperosa della Veronica? Sì, quel che non va oggi è proprio Fellini. Con tutto il rispetto, non ne posso più. Scusate, dov'è l'uscita? Quando passa il transatlantico? Davvero, vorrei scendere dal carrozzone. O almeno cambiate le comparse