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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Stampa - Ansa Rassegna Stampa
11.06.2009 Sparatoria al Museo della Shoah di Washington
Cronaca di Maurizio Molinari con un lancio Ansa con lessico nazista

Testata:La Stampa - Ansa
Autore: Maurizio Molinari - La redazione dell'Ansa
Titolo: «Neonazi spara al museo della Shoah - Usa: sparatoria museo, morta guardia»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 11/06/2009, a pag. 16, l'articolo di Maurizio Molinari dal titolo " Neonazi spara al museo della Shoah " e il lancio ANSA dal titolo " Usa: sparatoria museo, morta guardia " preceduto dal nostro commento. Ecco gli articoli:

La STAMPA - Maurizio Molinari : " Neonazi spara al museo della Shoah "

DA NEW YORK
Terrore al Museo dell’Olocausto di Washington. James Von Brunn, un neonazista di 88 anni, si è presentato all’entrata del museo che si trova a breve distanza dalla Casa Bianca e ha iniziato a fare fuoco, adoperando un fucile calibro 22. È riuscito a sparare almeno cinque proiettili, ferendo due agenti di guardia - uno è morto in serata - prima di essere investito dai colpi degli altri uomini del personale di sicurezza. La sparatoria è durata «meno di tre minuti», secondo la ricostruzione dei testimoni, scatenando il panico dentro un museo visitato ogni anno da 1,7 milioni di persone.
Sono stati attimi di terrore per le diverse centinaia di turisti che si trovavano dentro l’edificio di quattro piani che ricostruisce lo sterminio di sei milioni di ebrei perpetrato dai nazifascisti. Chi era al piano terra, e ha visto la sparatoria, si è gettato in strada cercando aiuto e mandando in tilt il traffico nei paraggi del monumento a Washington. Chi invece si trovava ai piani rialzati è stato fatto uscire dal personale del museo attraverso le scale di sicurezza, riversandosi dietro l’edificio.
La coincidenza con il discorso sull’importanza del ricordo dell’Olocausto fatto la scorsa settimana dal presidente Barack Obama nell’ex lager tedesco di Buchenwald è stata identificato dall’Fbi come un possibile movente del gesto, appena appurata l’identità dell’autore dell’aggressione. Si tratta di un «neonazista convinto», come detto da un portavoce della polizia di Washington, perché James von Brunn, classe 1920, figlio di immigrati austriaci, è un veterano della Seconda Guerra Mondiale che negli ultimi anni si è dedicato a diffondere odio contro gli ebrei e gli afroamericani, come testimonia anche il sito Internet che porta il suo nome. Ha scritto libri antisemiti come «Uccidi i migliori gentili» e «Il peggiore errore di Hitler». Ha anche la fedina penale sporca avendo scontato 6 anni e mezzo di detenzione in un penitenziario per aver tentato di rapire dei membri della Federal Reserve. Von Brunn attribuisce quella sentenza ad una «giuria composta di ebrei e negri» e, sul proprio sito, si definisce un seguace del movimento per la costruzione dell’«Impero Sacro d’Occidente» destinato a riscattare «i gentili» dall’«oppressione giudaica».
Il sindaco di Washington, Adrian Fenty, ha condannato l’«odioso attacco alla città» facendo sapere che «l’aggressore versa in condizioni critiche», mentre Khaty Lanier, capo della polizia, assicura che «ha agito da solo» e dunque il blitz non sarebbe frutto di un complotto più vasto. Ma Mark Potok, direttore del centro di studi contro il razzismo di Montgomery in Alabama, ritiene che l’aggressione sia «il sintomo di un fenomeno più vasto in atto da diversi mesi in tutti gli Usa», ovvero «il rafforzamento dei gruppi suprematisti bianchi, più numerosi e aggressivi» dopo l’elezione di Barack Obama alla Casa Bianca. In nottata il presidente si è detto «profondamente scioccato per quanto avvenuto, che dimostra la necessità di vigilare contro l’antisemitismo».

ANSA : "Usa: sparatoria museo, morta guardia"
Incredibile ANSA. Definisce Von Brunn " ariano suprematista ". In questo modo usa lo stesso lessico dei nazisti...
(ANSA) - WASHINGTON, 10 giu - E' morto l'addetto alla sicurezza del museo dell'Olocausto di Washington che era rimasto ferito nella sparatoria. Ad aprire il fuoco con un fucile e' stato un 89enne suprematista ariano, James Von Brunn, noto per le proprie prese di posizione razziali e filonaziste. L'uomo, che e' stato a sua volta ferito, resta in condizioni critiche. Secondo il capo della polizia di Washington, Von Brown avrebbe agito da solo, non ci sono indizi di partecipazione da parte di altri.

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