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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Il prossimo futuro non sarà come lei lo immagina 01/06/2009
Scrive Sergio Della Pergola, demografo Università Ebraica di Gerusalemme
Maggio 2009:

Al Centro Moses Mendelssohn di Studi Ebraici Europei a Berlino ci siamo riuniti questa settimana per discutere del futuro.
Il quesito centrale era: sarà in grado l’ebraismo europeo, di costituire un terzo polo, accanto o perfino in competizione con i due centri maggiori in Nord America e in Israele?
Le Comunità europee hanno attraversato in questi anni profondi cambiamenti, demografici, socioeconomici, culturali.
Con la scomparsa dell’Unione Sovietica e l’emigrazione di massa, dagli anni Novanta - per la prima volta dal 1600 - vivono più ebrei in Europa occidentale che in Europa orientale.
Nelle comunità ebraiche non mancano le figure di prestigio sul piano generale e su quello ebraico.
Incredibilmente, però, agli ebrei è quasi sfuggito un fenomeno politico di grande importanza: la creazione e la crescita dell’Unione Europea.
Esistono, sì, organizzazioni ebraiche continentali come il Congresso Ebraico Europeo e il Consiglio Europeo delle Comunità Ebraiche.
A parte i dubbi sulle modalità elettive di questi enti, entrambi partono da un’Europa immaginaria che va dall’Atlantico a Vladivostock, passando da Casablanca, Istanbul e Baku, e dunque non è, e in un certo senso sfida l’Europa dei 27.
La vera forza organizzativa ebraica opera ancora soprattutto a livello locale con scarso coordinamento continentale.
Non esiste invece una reale forza ebraica rappresentativa presso le autorità europee a Bruxelles e ciò danneggia la capacità negoziale e gli interessi di oltre un milione di ebrei dell’UE.
È giunto il momento di costituire una vera Unione delle Comunità Ebraiche dell’Unione Europea
Sergio Della Pergola, demografo Università Ebraica di Gerusalemme
Maggio 2009
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Ottima proposta, aggiungerei anche delle altre minoranze perchè no.
Allora si che l'Europa sarà un continente multirazziale, multietnico e multireligioso, in poche parole: CIVILE & DEMOCRATICO.
Riporto qui di seguito un intervento di Amos Luzzato del luglio 2006:
"In Italia siamo stati fra i primi a esigere la laicità dello Stato, che vuol dire la rinuncia da parte dello Stato stesso a imporre una cultura dominante sulle altre. In pubblico, ci siamo espressi contro la menzione delle radici cristiane dell’Europa nella Costituzione europea[/u], specificando che questo retaggio storico non è certamente negabile, ma che ha contenuto anche tanta oppressione, persecuzione violenta degli infedeli, guerre di religione.
E chiedendo di conseguenza una Europa che, nell’impegno di soddisfare i bisogni di religiosità della sua gente, sappia essere includente e inauguri un percorso nuovo più civile e più tollerante.
 
Alessandro Albore
 
il suo augurio non tiene conto del tasso di natalità islamico, fra qualche decennio l'Europa non sarà multietnica, ma a maggioranza musulmana, una religione che identifica stato e fede. addio quindi a tutte le regole democratiche di libertà nelle quali siamo cresciuti. legga i libri di Bat Ye'or e Walter Laqueur, riportano tutti i numeri del nostro prossimo futuro. Della Pergola diceva altro, come far sentire la voce degli ebrei europei a Bruxelles.
Cordiali saluti,
IC redazione

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