L'articolo di Roberta Del Principe, pubblicato sul RIFORMISTA oggi, 24/05/2009 a pag.10, con il titolo " L'intemerata di Ahmadinejad su Israele: è come un cane " - e che non riproduciamo perchè non appare sul sito internet del quotidiano - è un esempio esplicativo della incapacità dela sinistra, anche quella equilibrata del quotidiano diretto da Antonio Polito, di capire l' Iran degli Ajatollah. La contrapposizione tra Ahmadinejad, il cattivo, ed i cosidetti " moderati ", i buoni, non solo non sta in piedi, in quanto è unicamente una baruffa elettorale, ma impedisce una adeguata comprensione del pericolo che l'Iran atomico rappresenta. Raccontare, come fa il RIFORMISTA oggi, che una eventuale sconfitta di Ahmadinejad alle prossime elezioni equivale alla vittoria dei "moderati", significa non aver capito nulla. La sharia che comanda in Iran è quella imposta da Khomeini, e non è cambiata di una virgola da quando è stata introdotta. La politica nucleare non è un capriccio del novello Hitler, come insegna il lancio del missile che raggiunge l'obiettivo a 2000 km di distanza, quella è la politica iraniana, che minaccia l'Europa, non solo Israele. Con noi comincerà con i ricatti economici, non ci sarà probabilmente la minaccia iniziale di farci scomparire della carte geografiche, come è stato detto per Israele. Ma il risultato non cambia. Le differenze fra estremisti e moderati sono solo formali, in questo caso,poi, elettorali. L'Iran è un pericolo per la pace del mondo intero.
Giornale curioso, il RIFORMISTA. E' diretto da Antonio Polito, un giornalista dalle carte democratiche in regola, e però pubblica Tariq Ramadan e le analisi sull'Iran, come quella di oggi di Roberta Del Principe, che contraddicono quella che dovrebbe essere la linea del giornale. Un colpo al cerchio e uno alla botte ?
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