Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 19/05/2009, a pag. 15, l'articolo dal titolo " Turchia Barbie oscena. Via dagli zainetti delle scolare ", dalla STAMPA, a pag. 11, la breve dal titolo " No ai candidati filo-occidentali " e dal CORRIERE della SERA, a pag. 21, l'articolo dal titolo " Esci solo quando lo dico io. Egiziano tenta di uccidere la moglie ". Tre casi che esemplificano quanto poco l'islamismo abbia in comune con l'occidente. Nel primo articolo si legge che la Turchia ha deciso di bandire la Barbie e i supereroi dei fumetti dagli zaini dei bambini perchè " Queste immagini trascinano gli studenti in un mondo di sogno e li fanno allontanare dalla vita reale. Vogliamo proteggerli dall’invasione della cultura straniera ". Il secondo articolo, invece, riporta le dichiarazioni di Khamenei sulle prossime elezioni in Iran. La guida Suprema ha chiesto agli elettori di non votare per i candidati "riformisti" definiti come coloro che " si arrendono» di fronte al nemico occidentale e «disonorano il popolo iraniano ". Si arrendono così tanto che il candidato "riformista" Moussavi ha dichiarato di non essere intenzionato a cedere sul programma nucleare iraniano.
Il terzo pezzo, infine, è una cronaca famigliare. A Milano un uomo egiziano ha tentato di uccidere la moglie marocchina perchè era uscita di casa senza il suo consenso. Ha cominciato prendendola a botte, poi ha cercato di strangolarla per impedire che le sue urla attirassero l'attenzione dei vicini.
Ecco i pezzi:
Il GIORNALE - " Turchia Barbie oscena. Via dagli zainetti delle scolare "
La Turchia come l’Arabia Saudita? A poco più di due mesi dalle feste per i suoi primi 50 anni, Barbie è incappata nelle attenzioni di un solerte funzionario del ministero dell’Istruzione turco il quale ha deciso che la famosa bambola della Mattel rasenta l’oscenità e perciò la sua immagine deve sparire dagli zainetti delle scolare. La notizia - riferita dal quotidiano laico Milliyet - ricorda la messa al bando di Barbie decretata agli inizi degli anni ’90 in Arabia Saudita nell’ambito di una campagna religiosa che mirava a «salvare» i bambini musulmani «dalla pericolosa influenza delle idee occidentali». Con parole diverse, ma non per questo meno inquietanti, Ibrahim Ceylan, responsabile della Direzione dell’istruzione della città di Eskisehir, vicino ad Ankara, ha spiegato i motivi per cui ce l’ha tanto non solo con Barbie ma anche con super-eroi come Spiderman, Batman e Superman. «Queste immagini trascinano gli studenti in un mondo di sogno e li fanno allontanare dalla vita reale. Vogliamo proteggerli dall’invasione della cultura straniera».
La STAMPA - " No ai candidati filo-occidentali "
La guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei (nella foto), in un discorso in Kurdistan diffuso in diretta dalla tv di Stato, ha chiesto ieri a tutti gli elettori iraniani di non votare per i candidati alle presidenziali che «si arrendono» di fronte al nemico occidentale e «disonorano il popolo iraniano». Il numero uno di Teheran alludeva ai principali avversari del presidente Mahmoud Ahmadinejad, che ambisce al secondo mandato. Le elezioni presidenziali iraniane si svolgono il prossimo 12 giugno. I principali avversari di Ahmadinejad sono l’ex primo ministro Moussavi, un conservatore sostenuto da gruppi riformatori, l’ex presidente del Parlamento Mehdi Karoubi, riformatore, e il conservatore Mohssen Rezai, un ex capo militare. Sono Moussavi e Karoubi ad aver pubblicamente sostenuto la possibilità di un dialogo con l’Occidente.
CORRIERE della SERA - " Esci solo quando lo dico io. Egiziano tenta di uccidere la moglie "
MILANO — Ha tentato di ucciderla. Le ha stretto un foulard attorno al collo fino a farla svenire. Per soffocare le sue urla. Solo perché lei voleva andare ai giardinetti con le figlie di due e tre anni, disubbidendo al marito padre-padrone. Però le grida di Mouna, 34 anni, marocchina, incinta di quattro mesi, sono state udite dai vicini che hanno avvertito la polizia. La donna è stata soccorsa, mentre Mohamed Samedh M., 31 anni, egiziano, incensurato, è stato arrestato nel monolocale di via Panfilo Castaldi, dove abita con la famiglia.
L’episodio è avvenuto domenica a mezzogiorno. L’uomo le ha urlato che poteva uscire solo quando lo diceva lui. Poi sono volati calci e pugni. Mouna è corsa alla finestra e si è messa a gridare. Fino a quando il foulard le ha tolto il fiato.
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