Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Peres respinge le accuse dell'Onu a Israele Cronaca di Michael Sfaradi e due brevi da Stampa e Foglio
Testata:L'Opinione - La Stampa - Il Foglio Autore: Michael Sfaradi - La redazione della Stampa - La redazione del Foglio Titolo: «Il comitato anti-tortura tace sul trattamento riservato ai prigionieri dei terroristi, ma... - Il rapporto Onu su Gaza è fazioso - Colpi di mortaio contro Israele»
Riportiamo dall'OPINIONE di oggi, 07/05/2009, l'articolo di Michael Sfaradi dal titolo " Il comitato anti-tortura tace sul trattamento riservato ai prigionieri dei terroristi, ma... ", dalla STAMPA, a pag. 14, dal titolo " Il rapporto Onu su Gaza è fazioso ". Da FOGLIO la notizia in prima pagina dal titolo " Colpi di mortaio contro Israele ". Ecco gli articoli:
L'OPINIONE - Michael Sfaradi : " Il comitato anti-tortura tace sul trattamento riservato ai prigionieri dei terroristi, ma... "
Nei giorni scorsi il Cat, il comitato anti--tortura dell´Onu, ha denunciato l´utilizzo da parte dei servizi di sicurezza israeliani di un centro di detenzione segreto noto come installazione 1391. Questa installazione sarebbe ubicata in un luogo sconosciuto ed inaccessibile al comitato internazionale della Croce Rossa. Stando a testimonianze ricevute dal Cat in questa installazione sarebbero tenuti comportamenti, ai danni dei detenuti palestinesi, che violano le convenzioni contro la tortura. Il comitato, prima di consegnare il suo rapporto sulla questione il prossimo 15 maggio, dovrà ascoltare i responsabili israeliani che tra l´altro hanno già respinto le accuse. Che l´Onu faccia sentire la sua voce contro la to rtura è quanto di più legittimo ci si possa aspettare ma quello che ci fa pensare è il suo "Modus Operandi". Il comitato anti-torture in base a testimonianze non meglio specificate ha prontamente aperto un´inchiesta e messo sul banco degli imputati una nazione, sempre la stessa: Israele. Accusandola, ed è un´accusa che pesa come un macigno, di usare un´installazione, della quale non si conosce l´ubicazione e non si sa se esista veramente, dove ufficiali dello stato si dedicano alle torture sui prigionieri palestinesi in un addebito che sembra essere una sentenza. L´Onu, ormai è chiaro, è diventato un "Circo Equestre con sembianze democratiche" nelle mani di una maggioranza di Stati che democratici non sono e che sfruttano a loro uso e consumo questa caratteristica. Poi, quando si tratta di gettare fango sullo Stato ebraico, la maggior parte di essi fa "muro" creando una "maggioranza bulgara" che sistematicamente m ette Israele alla berlina davanti alla comunità internazionale. Occorre, fatecelo dire, una gran bella faccia tosta per mettere in atto un´accusa di questa gravità basandosi su testimonianze quanto meno discutibili e rimanere in silenzio davanti a quello che succede in altre parti del mondo, troppi sono i casi per poterli elencare tutti. Sarebbe chiedere troppo, ma l´Onu, dopo gli attentati terroristici che Israele ha subito negli ultimi anni, il mancato rispetto di ogni norma contenuta nelle convenzioni di Ginevra da parte di Hezbollah, soprattutto durante la detenzione di Eldad Reghev ed Ehud Goldwasser di cui non si seppe nulla fino al momento in cui furono restituiti i loro cadaveri, e da parte di Hamas che da oltre tre anni detiene Gilad Shalit senza che di lui si abbia la benché minima notizia, dovrebbe fare un attento esame di coscienza e cominciare ad agire equamente smettendola sia di rimanere ad occhi chiusi quando per convenienza non si va ad infastidire il potente di turno, sia di lanciare accuse infamanti senza provati riscontri.
La STAMPA - " Il rapporto Onu su Gaza è fazioso "
Il presidente israeliano Shimon Peres ha bocciato il rapporto delle Nazioni Unite sull’offensiva israeliana a Gaza dello scorso dicembre come «scandaloso» e «fazioso». Il documento accusa lo Stato ebraico di aver colpito civili indiscriminatamente.
Il FOGLIO - " Colpi di mortaio contro Israele "
Colpi di mortaio contro Israele. Sono stati sparati dalla Striscia di Gaza, controllata da Hamas. Quattro persone sono rimaste ferite in un raid israeliano per distruggere tre tunnel sotterranei per il contrabbando al confine fra la Striscia e l’Egitto. Per il presidente israeliano Peres, il rapporto dell’Onu che accusa Israele di aver causato morti e danni a Gaza è “fazioso”.
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