Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Un' autentica infiltrazione sionista in Iran 29/04/2009
Un' autentica infiltrazione sionista in Iran
Cari amici, per festeggiare Iom Haatzmaut, la festa di compleanno dello Stato di Israele (auguri!) voglio raccontarvi una storia vera carina e molto istruttiva, che non ho trovato sui giornali italiani. Dovete sapere dunque che nei giorni scorsi un inquietante senso di tradimento, un brivido di insicurezza, una rabbia impotente si è diffusa per i luoghi iraniani del potere. Il problema era questo: nei mercati di Teheran si trovavano un po´ dappertutto degli agrumi marchiati con l´etichetta israeliana "Jaffa sweeties Israel". Sono i celebri pomelo, buonissimi ibridi di pompelmo e mela inventati dagli agronomi israeliani. Era un´autentica "infiltrazione sionista"! Uno scandalo, un attentato alla purezza islamica dell´Iran! I giornali ne hanno fatto un caso da prima pagina, il capo del Centro di distribuzione agroalimentare di Teheran ha espresso ufficialmente la speranza che i colpevoli fossero assicurati al braccio della legge (poveracci loro, è un braccio che impicca e tortura...). Il ministro del commercio, per tirarsi fuori dai guai, ha dichiarato in Tv che avrebbe regalato un miliardo di rial iraniani (non so quanto valga un rial, ma dev´essere parecchio, per gli standard locali) a chiunque potesse dimostrare che il suo ministero avesse concesso un permesso di importazione per quei terribili frutti. Alla fine tutti hanno tirato un sospiro di sollievo: è venuto fuori che la frutta non era israeliana, sono stati i soliti falsari cinesi che per aggiungere valore ai loro tarocchi gli hanno attaccato l´etichetta sovversiva. Nessun iraniano aveva dunque commesso il peccato di comprare e mangiare merce israeliana: i combattenti islamici senza macchia vivranno felici e contenti e lotteranno insieme agli eroici paletinesi occupati. Potete leggere questa storia (rigorosamente vera) come un apologo sul nostro tempo: i boicottaggi e la globalizzazione, i falsari e i tiranni. Potete anche riflettere sul fatto che Eurabia è avviata sulla strada dell´Iran, molti vogliono boicottare Israele, ci hanno provato anche in Italia e soprattutto in Gran Bretagna stanno cominciando a muoversi: rule Britannia, rule on the fruits, sempre all´avanguardia dello spirito eurabiano. Ma io preferisco un´altra conclusione: per quanto furbi siano, i dittatori sono sempre comici, perché hanno una maledetta paura della libertà che c´è sempre anche nei comportamenti meno politici della gente, nel mangiare un frutto, nello spedire una cartolina. Per questo Israele vincerà (buon sessantunesimo compleanno!): perché è un paese libero circondato da nemici violenti e aggressivi, ma tirannici e quindi stupidi.