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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
16.04.2009 Il boia nazista di Sobibór non verrà estradato in Germania
Perchè non si può processarlo in Usa? la cronaca di Alessandra Farkas

Testata: Corriere della Sera
Data: 16 aprile 2009
Pagina: 23
Autore: Alessandra Farkas
Titolo: «Si salva all’ultimo minuto. Il boia nazista di Sobibór non lascerà gli Stati Uniti»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 16/04/2009, a pag. 23, l'articolo di Alessandra Farkas dal titolo " Si salva all’ultimo minuto. Il boia nazista di Sobibór non lascerà gli Stati Uniti ".

NEW YORK — L’aereo speciale era già pronto sulla pista di decollo per trasportarlo in Germania quando, con una decisione dell’ultimo minuto, una Corte di appello di Cincinnati, in Ohio, ha accolto con procedura urgente la sua richiesta di sospendere la deportazione in quanto troppo malato per sostenere il viaggio. È così nuovamente rimandato il processo che i tedeschi vorrebbero intentare contro l’89enne John Demjanjuk  la brutale guardia delle SS complice dell’uccisione di almeno 29 mila ebrei nel campo di concentramento di Sobibór (Polonia), tra il marzo e il settembre 1943. Gli avvocati di Demjanjuk chiedono alla Germania di rinunciare all’estradizione «per consentirgli di sottoporsi alla chemioterapia per un tumore al rene». «O la chemioterapia o il processo», intima Ulrich Busch, legale dell'imputato, «deportarlo è tortura e violazione dei diritti umani». «Se Demjanjuk non può affrontare il viaggio verso la Germania allora sia processato negli Usa» ha subito replicato un portavoce di Amnesty International, secondo cui «con la tortura questa vicenda non ha proprio niente a che vedere». Dello stesso avviso il rabbino Marvin Hier del Centro Wiesenthal di Los Angeles secondo cui «il genocidio non è un crimine che può cadere in proscrizione». A spianare la strada alla sua estradizione era stata la Corte suprema Usa che di recente ha rifiutato una sua richiesta d’appello contro la sentenza di espulsione. Nel 2002 l’Office of Special Investigation del Dipartimento della Giustizia Usa riaprì il suo caso dimostrando la sua attività di guardia in almeno altri due campi di concentramento, tra cui Majdanek, nei cui crematori sono morti 80 mila prigionieri.

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