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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Ugo Volli
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Onu: molto peggio di Eurabia, completamente ArabOnu 01/04/2009

ONU: MOLTO PEGGIO DI EURABIA, COMPLETAMENTE ARABONU

Immaginate che il presidente Napolitano sia invitato a un convegno di sindaci e si ritrovi fra i relatori qualcuno come Totò Riina, o un altro personaggio notoriamente ricercato per omicidi multipli, stragi o stupri. Che farebbe Napolitano, Presidente della nostra repubblica e persona assolutamente corretta? Chiamerebbe i carabinieri, immagino. E se fosse all´estero e la polizia locale si rifiutasse di intervenire? Mi sembra certo che un uomo perbene come lui se ne andrebbe dal convegno, spiegando di non poter sedere allo stesso tavolo con un criminale. Inoltre devo supporre che taglierebbe ogni rapporto con degli organizzatori che l´avessero messo così gravemente in imbarazzo.
Ora prendete il segretario generale dell´Onu, che è la figura più vicina al "presidente del mondo" che ci sia. Persona perbene? Vediamo. Sappiate che il signor Ban Ki-moon, che copre questa carica da un anno, è invitato nei giorni scorsi a una conferenza internazionale (la riunione annuale della Lega araba che si è svolta  a Doha, capitale del Qatar, fra l´altro sede dell´organo ufficiale di Hamas, la televisione satellitare Al-Jazeera). E sappiate anche che a questa conferenza si è presentato, applauditissimo ospite, il signor `Omar Hasan Ahmad al-Bashir capo del partito del congresso e presidente del Sudan, nonché ricercato numero uno al mondo per crimini gravissimi (genocidio, assassinii e stupri di massa) su orduine d´arresto del tribunale penale internazionale, istituito dalla stessa Onu. Che ha fatto il presidente del mondo ? Non ha chiamato la polizia, questo è chiaro, perché i gendarmi del Qatar non sono affatto disponibili ad obbedire alla legge internazionale. Ma nemmeno se n´è andato, né ha denunciato i paesi arabi che l´avevano messo nella condizione di trovarsi di fronte a un criminale né si è ufficialmente lamentato dello sgarbo. (Fra l´altro, è ovvio che fosse stato avvertito prima, dato che il programma della conferenza era pubblico: per cui Ban poteva anche non compiere il gesto poco diplomatico di andarsene; bastava che si facesse venire l´influenza e disertasse l´incontro; ma non l´ha fatto). Sembra però che il segretario generale abbia detto a Bashir - correttamente, diplomaticamente, con il solito gran sorriso orientale -  che non  stava bene espellere le Ong dal suo paese in seguito al mandato d´arresto che gli era stato notificato. Come se Napolitano avesse paternamente ammonito il Riina della nostra ipotesi a evitare di fumare nel luogo dei suoi omicidi, se per caso fosse stati un locale pubblico. Ve lo figurate? E´ un piccolo episodio, ma vi dà l´idea di cosa sia oggi l´Onu: molto peggio di Eurabia, completamente ArabOnu. A proposito sapete che forza politica ha vinto la settimana scorsa le elezioni sindacali fra gli insegnanti delle scuole pagate dall´Onu a Gaza - istituite per educare i giovani gazani alla pace e al dialogo? Quelle scuole famose che l´Onu disse fossero state bombardate da Israele durante il conflitto di gennaio, salvo poi essere smentito alla fine della guerra dal loro stesso direttore? Eh sì, avete proprio indovinato: ha vinto di nuovo il sindacato Hamas. Tanto per capire di che pasta sono i dipendenti dell´Onu e quanto sono neutrali nel conflitto.  Anche a Gaza, anche in Libano, Arabonu è sempre uguale.

Ugo Volli


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