Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Ecco, caro Maestro Barenboim e illustre pacifista, la favola triste della pace fra israeliani e palestinesi 31/03/2009
ECCO, CARO MAESTRO E ILLUSTRE PACIFISTA, LA FAVOLA TRISTE DELLA PACE FRA ISRAELIANI E PALESTINESI
Caro maestro Daniel Barenboim, questa cartolina racconta una storia triste, che forse potrebbe insegnarle qualcosa sulle responsabilità della pace e della guerra in Medio Oriente. Lei che organizza la West Eastern Divan Orchestra con musicisti israeliani e palestinesi, pensando che la strada della pace passa per l´arte, sarà contento di sapere che anche nel campo profughi di Jenin (quello dove qualche anno fa ci fu un duro scontro fra esercito israeliano e terroristi su cui la stampa europea montò un´infondata campagna di criminalizzazione, parlando di stragi che non ci sono state), bene, anche a Jenin un arabo israeliano di nome Wafa Younis ha provato a insegnare musica per educare i ragazzi, fondando una piccola orchestra. Quest´uomo, che evidentemente vuole la pace e la comprensione fra i popoli, qualche giorno fa ha portato una dozzina di questi ragazzini in Israele a suonare a un evento per reduci dai campi nazisti. Davanti a una platea di vecchi hanno suonato una canzone araba intitolata "canto per la pace" e poi dei brani tradizionali per violini e tamburi. Che bello, mi dirà lei! Eh già. Però quando la cosa si è risaputa, lui è stato buttato fuori dal campo e denunciato, la sua piccola sala chiusa, l´orchestra sciolta. Adnan Al-Hinda, direttore del comitato popolare per i servizi del campo, ha detto che la partecipazione dei bambini al concerto era "un pericolo" perché "diretta contro l´identità nazionale e culturale del popolo palestinese". Ha accusato gli organizzatori di essere "elementi sospetti" che cercavano di colpire "la cultura nazionale della giovane generazione e di spargere dubbi sull´eroismo della resistenza dei residenti del campo durante l´invasione israeliana del 2002". Al Fatah ha denunciato il direttore e una donna araba che l´aiutava alla polizia palestinese per aver "ingannato i bambini". Nel frattempo hanno sequestrato anche a lei l´appartamento e l´hanno espulsa dalla città. Ci si può consolare pensando che i due coraggiosi siano contenti per aver scampato la vita. Ecco, caro Maestro e illustre pacifista, la favola triste della pace fra israeliani e palestinesi. C´è chi la vuole e chi non la vuole, ma non stanno tutti da una parte sola. Anzi, il sentimento popolare contro la pace è assai più diffuso fra i palestinesi. Con la differenza che lei, israeliano, può predicare quanto vuole la pace anche in violenta polemica con Israele e nessuno la minaccia o prende provvedimenti contro di lei. Mentre nel paese nemico di cui ha preso il passaporto onorario (l´Autorità Palestinese), le cose non vanno proprio così, come mostra questo caso. Ci pensi, Maestro. La musica è meravigliosamente complessa. Ma la vita è ancora più complicata e certamente più dura.