venerdi 21 novembre 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



Clicca qui






Rassegna Stampa
29.03.2009 Barak traditore ? e se invece fosse soltanto politica ?
Ma Udg ha margini stretti, tutti colorati di rosso

Testata:
Autore: Umberto De Giovannageli
Titolo: «Barak ha ucciso il Labour israeliano per sete di potere".»

Comprendiamo quanto l'UNITA' debba seguire la "linea" del "vira a sinistra", e capiamo anche quanto Umberto De Giovannageli debba ripetere sempre la stessa solfa :sinistra-buona, destra-cattiva. Ma Udg, almeno le domande, quelle sì, potrebbe decidersi a farle, altrimenti uno pensa che non  conosca la storia di Israele, della quale quasi quotidianamentescrive. Anche oggi, 29/03/2009, a pag. 29, intervistando Yael Dayan, avrebbe potuto chiederle come mai accusa così pesantemente Ehud Barak per una scelta che persino suo padre, Moshe Dayan, fece. Altrochè "nessun accostamento" ! Ma Udg se ne guarda bene dal farla. Se è per ignoranza, già è grave. Se invece è per ordini di scuderia, allora non inferiamo. Ecco la sua intervista, dal titolo "Barak ha ucciso il Labour israeliano per sete di potere".

Il suo è un pesante, doloroso, j’accuse nei confronti di un «uomo che ha sacrificato la storia, i valori, gli ideali del Partito laburista sull’altare delle sue ambizioni personali». A parlare è Yael Dayan, scrittrice, più volte parlamentare laburista, figlia dell’eroe della Guerra dei Sei giorni: MosheDayan. «Il Labournonsarà mai più lo stesso – afferma Yael Dayan -. Mai in passato un leader aveva sacrificato deliberatamente il partito, la sua storia collettiva, il suo futuro, gli ideali che avevano segnato intere generazioni di militanti, per i propri interessi personali, per una sconfinata bramosia di potere. Ehud Barak lo ha fatto. InInvece di dimettersi dopo il tracollo elettorale, ha perseverato su una linea folle, che omologa il Labour alla destra». Dopo un voto lacerante, i laburisti hanno seguito l’indicazione di Ehud Barak e faranno parte del nascente governo guidato dal leader del Likud Benjamin Netanyahu. «Per soddisfare la sua bramosia di potere, Barak ha “suicidato” il Partito laburista. Gli interessi di Israele non c’entrano niente con questa scelta. A muovere Barak è stata solo una logica di potere. In questi giorni ho ricevuto tante e-mail di militanti ed elettori laburisti, soprattutto giovani, che si sono sentiti traditi, umiliati, da questa scelta. Barakha tolto loro l’orgoglio di sentirsi altro da un Lieberman o da un Netranyahu». Nel suo discorso al Comitato centrale del Labour, Barak ha sostenuto che scegliendo la via dell’opposizione, il Labour si sarebbe condannato alla marginalità. «Invece scegliendo la via del governo cosa pensa di essere, Ehud Barak, se non la foglia di fico di un governo egemonizzato dalle destre? Ma davvero la sua presunzione, il suo ego ipertrofico lo hanno portato fino al punto di ritenere di poter convincere i Netanyahu, i Lieberman e la loro corte di falchi, a realizzare una pace giusta con i palestinesi, che contempli la nascita diunoStato indipendente sui Territori occupati nel ’67? Barak prenda esempio da Tzipi Livni (la leader del partito centrista Kadima, ndr.), che certo non si può dire che sia una donna di sinistra né tantomenouna inguaribile pacifista: poteva alzare il prezzo di una sua partecipazione al governo, non l’ha fatto e ciò le fa onore. Israele ha bisogno di una opposizione che prospetti un’alternativa credibile adun governo imperniato su partiti chehanno cavalcato paure e insicurezze miscelandole con una cultura aggressiva, fortemente discriminatoria nei confronti degli arabi israeliani, dai quali Lieberman pretende un “giuramento di fedeltà” a Israele comeStato ebraico; partiti guidati da leader che avevano tacciato di tradimento perfino Ariel Sharon per il ritiro unilaterale da Gaza, e che considerano la colonizzazione dei Territori la realizza realizzazione del disegno del Grande Israele. Questi sono gli alleati di Ehud Barak». EhudBarak, il soldato più decorato d’Israele. È inevitabile ricordare un altro grande eroe d’Israele: il generale Moshe Dayan, suo padre. «Nessun accostamento, per carità! Con la scelta compiuta, Barak ha coperto di disonore il Partito che fu di personalità di ben altro livello. Non voglio riferirmi a mio padre,maa Yitzhak Rabin,unuomoche pagò con la vita la sua battaglia per la pace». La pace. È ancora possibile? «Nutro grandi speranze in Barack Obama. La sua discontinuità in politica estera rispetto alla precedente amministrazione Usa mi pare netta e “salutare”. Lui parla esplicitamente di una pace fondata sul principio “due popoli, due Stati” e sono certa che opererà per realizzarla. Sì, credo in Obama; ci credo da israeliana che si batte per il dialogo, eda progressista. Lui ha vinto parlando al cuore e alla mente degli americani, ha evocato un cambiamento possibile, ha usato parole come “sogno”, “speranza” che hanno mobilitato migliaia di giovani. Quel sogno, quella speranza che in Israele leader senza passioni né ideali vorrebbero spegnere».

Per inviare all'Unità la propria opinione, cliccare sulla e-mail sottostante.


lettere@unita.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT