I TERRORISTI SUICIDI? BISOGNA CAPIRLI, E' GENTE ESASPERATA...

“I terroristi suicidi? Be’, insomma, mettere le bombe non è una buona cosa, ma bisogna capirli, è gente esasperata, disperata, sottoposta a una condizione terribile, fa quel che sente. Insomma, degli emotivi, che non calcolano e si vendicano solamente, come in un delitto passionale. Tutto sommato, gente normale. Chissà cosa farei io al posto loro?” Chi non ha sentito esprimere opinioni del genere, anche da gente onesta e non stupida? E invece no. Calcolano, i terroristi, ragionano, si muovono come diplomatici consumati. Leggete questo dialogo fra il mandante straniero degli assassini di Mumbai (mai catturato) e uno degli attentatori suicidi, pubblicato qualche giorno fa sul Corriere: Mandante: “Israele ha chiesto all’India attraverso un canale diplomatico di salvare gli ostaggi. L’uccisione degli ostaggi danneggerà le relazioni fra India e Israele.” Terrorista: “Sarà così se Dio vuole”. Capite, ammazzano a sangue freddo sei persone per “danneggiare le relazioni diplomatiche”. Nessuna ira, nessuna emozione, solo calcolo. Come facciamo a danneggiare meglio Israele? Il sangue è solo un carburante della politica, per questi assassini. La guerra, diceva il grande teorico della strategia Carl von Clausewitz, è politica con altri mezzi. Il terrorismo anche, politica con altri mezzi; ma gronda sangue ai danni di gente comune, indifesa e disarmata. Che schifo.

Ugo Volli